IR TOP: AIM ITALIA, IN CRESCITA LA QUOTA DEGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI E DEI FONDI PIR 600 MILIONI DI EURO L’INVESTIMENTO TOTALE (292 MILIONI DI EURO A LUGLIO 2017); AUMENTA AL 75% IL PESO DEGLI INVESTITORI ESTERI

POLICY DI INVESTIMENTO SU AIM:
ATTENZIONE AI DRIVER DI CRESCITA DELLE PMI
ORIZZONTE DI INVESTIMENTO A MEDIO LUNGO TERMINE
ATTENTA RISK ANALYSIS

Lo rileva lo studio IR Top elaborato su richiesta di Borsa Italiana, presentato in occasione dell’AIM Conference

Tra le principali evidenze emerse:

  • La policy di investimento su AIM ha un orizzonte di medio-lungo termine: gli investitori ricercano crescita (65%), business plan sostenibili (55%) e qualità del management (45%)
  • Il settore che presenta le maggiori opportunità è l’industriale, seguito da digitale e green
  • Il flottante rappresenta un parametro di grande rilevanza nella strategia di investimento e la research qualificata è considerata uno dei principali elementi di miglioramento
  • La comunicazione finanziaria rappresenta il principale asset strategico per attrarre gli investitori su AIM
  • PIR e Credito d’imposta sui costi di quotazione possono apportare effetti positivi sul mercato AIM Italia

Milano, 28 maggio 2018

IR Top Consulting, Partner Equity Markets di Borsa Italiana, presenta in anteprima le evidenze della SURVEY IR TOP «POLICY DI INVESTIMENTO SU AIM ITALIA» condotta dall’Osservatorio AIM su richiesta di Borsa Italiana. Sono stati coinvolti nell’indagine i primi investitori istituzionali di AIM Italia, tra cui istituzioni bancarie, Fondi PIR, Asset Management e Family Office.

La Survey ha la finalità di analizzare e stimare il sentiment degli investitori PIR, identificando i fattori distintivi che caratterizzano le scelte e le strategie di investimento su AIM Italia.

Anna Lambiase, CEO di IR Top Consulting: “AIM ITALIA è stato primariamente disegnato per PMI con ambiziosi progetti di crescita a lungo termine; tale obiettivo si incontra con le policy di investimento degli istituzionali più attivi sul mercato che infatti prediligono un orizzonte di medio lungo periodo a sostegno del piano industriale dell’emittente, con una forte propensione a driver legati alla crescita, un approccio basato sulla stretta interazione con il management ed una più attenta analisi dei fondamentali. Anche grazie ai PIR l’investimento su AIM risulta più che raddoppiato rispetto a luglio 2017, raggiunge quota 600 milioni di Euro e vede attivi 91 investitori di cui il 75% stranieri in incremento rispetto al 62% dell’anno scorso. Dalla survey appena conclusa emergono precise indicazioni al mondo AIM; il 65% degli investitori indica la crescita storica e attesa come elemento principale ricercato in una società quotata; per la metà degli investitori il livello di flottante rappresenta un parametro estremamente rilevante per orientare le proprie scelte di investimento; tra i principali elementi di miglioramento evidenziati il 72% degli investitori indica lo sviluppo della ricerca sui titoli; segue la comunicazione finanziaria (67%), necessaria per il dialogo con gli investitori, per diffondere la conoscenza dell’equity story nonché condividere le strategie aziendali. Per essere più appetibili, le società necessitano di uno sforzo di avvicinamento al mercato finanziario attraverso una strategia di crescita chiara, un cambiamento culturale che includa una maggiore trasparenza e governance nonché il rafforzamento delle relazioni con gli investitori. Il settore industriale presenta le maggiori potenzialità, motivate dalla ripresa ciclica dell’economia e dei consumi, grazie alla leadership in settori o nicchie di mercato e alle potenzialità di espansione in Italia e all’estero; anche il settore Digitale è interessante per le scelte degli investitori per gli elevati tassi di crescita attesa per l’Italia, per effetto del ritardo strutturale dell’economia domestica rispetto al resto d’Europa. Il terzo settore per importanza nell’indice di preferenza risulta il Green.”

SURVEY IR Top: SINTESI DEI RISULTATI

Dall’analisi svolta dall’Osservatorio AIM Italia di IR Top, emergono precise indicazioni sui fattori distintivi che caratterizzano la policy degli investitori su AIM Italia, diversa rispetto all’MTA; di seguito sono sintetizzati nei principali elementi emersi:

  • Il 75% degli investitori dichiara di adottare un approccio di investimento peculiare sul mercato AIM Italia; alcuni investitori hanno sottolineato che l’Investment Policy su AIM esclude la speculazione o il trading.
  • Per il 68% degli investitori la principale differenza riguarda l’orizzonte temporale di investimento, che coincide con i progetti di crescita della società espressi nel piano industriale.
  • Gli Investitori Istituzionali pongono la massima attenzione all’analisi dei fondamentali (molto importante nel 53% dei casi) e ai driver di crescita (molto importanti per il 44% degli investitori), inoltre vengono esaminate attentamente le strategie aziendali. Gli investitori preferiscono interagire ampiamente con il management (molto importante per il 47%) e svolgono una più attenta analisi dei rischi (molto importante per il 39% degli intervistati).
  • Il 65% degli investitori indica la crescita aziendale, storica e attesa, come l’elemento principale ricercato in una società AIM Italia. Il 55% indica anche la sostenibilità del Business Plan. Il 45% reputa importante la qualità e credibilità del management. La comunicazione finanziaria, con aggiornamenti sui dati economico finanziari, guideline strategiche e sviluppo del business, è richiesta dal 35% degli investitori. Il 30% indica tra gli elementi ricercati la propensione alla crescita attraverso M&A e il 25% il coverage indipendente e di qualità sulla società e sul titolo.
  • Per l’80% degli investitori il settore industriale presenta le maggiori potenzialità, grazie alla ripresa ciclica dell’economia e dei consumi. Alcuni investitori affermano che esistono società italiane industriali leader nel loro settore o in nicchie di mercato che hanno le potenzialità per espandersi in Italia e all’estero attraverso M&A, che potrebbero beneficiare ulteriormente dall’IPO. Il 65% ritiene importante il settore digitale: gli investitori attendono una forte crescita per il settore in Italia, per effetto del ritardo strutturale dell’economia domestica rispetto al resto d’Europa. Il 40% indica le società della Green Economy tra quelle con maggiori potenzialità su AIM Italia.
  • Per la metà degli investitori il livello di flottante rappresenta un parametro estremamente rilevante per orientare le proprie scelte di investimento. Una maggiore quota di azioni in circolazione agevola le operazioni di investimento da parte di ulteriori investitori istituzionali e un eventuale passaggio al mercato principale.
  • Tra i principali elementi di miglioramento richiesti dagli investitori su AIM Italia rispetto a MTA, il 72% degli investitori indica lo sviluppo della ricerca indipendente sui titoli. Segue la comunicazione finanziaria (67%), necessaria per il dialogo con gli investitori, per diffondere la conoscenza dell’equity story nonché condividere le strategie aziendali. In particolare, la comunicazione finanziaria per gli investitori deve concentrarsi i sulle tematiche relative all’andamento del business e ai dati prospettici. La corporate governance è, infine, indicata come elemento di miglioramento dal 61% degli investitori che auspica per le società AIM l’implementazione di una struttura di governo societario più efficiente.
  • In merito alla liquidità, gli investitori chiedono nascita di Fondi di investimento di minore dimensione per incrementare la liquidità e una maggiore apertura al mercato retail.
  • L’88% degli investitori concorda nel dare un peso preponderante alla strategia e ai dati prospettici rispetto ai dati storici.
  • Il 68% degli intervistati ritiene la reputazione e gli altri elementi intangibili estremamente rilevanti per la propria politica di investimento.
  • Per il 95% PIR e Credito d’imposta sui costi di quotazione possono apportare effetti positivi sul mercato AIM Italia
  • Secondo gli investitori le società necessitano di uno sforzo di avvicinamento al mercato attraverso una maggiore trasparenza e comunicazione finanziaria.

PRINCIPALI INVESTITORI CHE HANNO CONTRIBUITO ALL’INDAGINE

AcomeA, Algebris Investments, Amaranto Investment SIM, Arca SGR, Banca Finnat, Banor SIM, Copernicus Asset Management SA, Delphos Asset Management, First Capital, Mediolanum Gestione Fondi SGR, Nextam Partners, SCM SIM, Swan Asset Management SA, Zenit SGR.

INVESTITORI ISTITUZIONALI SU AIM ITALIA

Secondo l’Osservatorio AIM di IR Top, il 79% delle società AIM Italia include almeno un Investitore Istituzionale nel capitale, il 72% almeno 2. Complessivamente, nell’azionariato delle società AIM sono presenti 91 Investitori Istituzionali, di cui 23 italiani (25%) e 68 esteri (75%); il 14% degli Investitori esteri proviene dal Regno Unito, il 13% dalla Svizzera, il 12% dalla Spagna, il 10% dagli USA e l’8% dalla Francia.

Rispetto all’analisi pubblicata dall’Osservatorio AIM Italia a luglio 2017 aumenta il numero degli investitori (+52%) e il peso degli esteri (pari al 62% nel 2017).

L’investimento complessivo, pari a circa 600 milioni di euro, è più che raddoppiato rispetto a 292 milioni di euro a luglio 2017 e corrisponde al 9% della capitalizzazione del mercato. Gli investitori esteri detengono un investimento complessivo pari a 297 milioni di euro (49% del totale), gli italiani un investimento complessivo pari a 302 milioni di euro (51% del totale).

Il numero complessivo delle partecipazioni detenute è pari a 596, che corrisponde a una media di 6,5 partecipazioni per investitore (2 il valore mediano). Il valore medio della singola partecipazione detenuta è pari a 0,92 milioni di euro (0,32 milioni la mediana).

Il 19% delle partecipazioni è detenuto in società con capitalizzazione compresa tra 31-60 milioni di euro, il 28% in società con capitalizzazione compresa tra 61-100 milioni di euro, il 21% in società con capitalizzazione compresa tra 101-150 milioni di euro.

Confrontando gli Investitori istituzionali presenti su AIM Italia con l’elenco delle società di investimento che hanno emesso PIR riportati da Assogestioni (al 31 dicembre 2017), emerge che il 68% dei fondi PIR è focalizzato sulle società AIM Italia.

Di seguito è riportata la classifica dei primi 10 Investitori Istituzionali più attivi sul mercato AIM Italia. L’Investitore più presente è Mediolanum Gestione Fondi SGR, con un investimento complessivo pari a Euro 99,5 milioni di euro e un numero di società partecipate pari a 51.

Tabella –Top 10 Investors su AIM Italia

 

Investitore

Investimento (€ mln)

N. Società partecipate

Banca Mediolanum SpA

99,5

51

Mediolanum Gestione Fondi SGRpA

99,5

51

Julius Bar Gruppe AG

64,0

24

Kairos Partners SGR SpA

64,0

24

Arca Holding SpA

41,1

25

Arca Fondi SGR SpA

41,1

25

Anima Holding SpA

36,2

17

ANIMA Sgr SpA

36,1

16

Aletti Gestielle SGR SpA

0,1

1

Azimut Holding SpA

31,9

30

Azimut Capital Management SGR SpA

28,8

25

AZ Swiss & Partners SA

2,0

5

Compagnie de Gestion Privee Monegasque SAM

1,1

7

CARTHESIO HOLDING S.A.

25,8

14

CARTHESIO SA

25,8

14

MOMentum Alternative Investments SA

25,5

14

MOMentum Alternative Investments SA

25,5

14

Nextam Partners SGR SpA

21,7

12

Nextam Partners SGR SpA

21,7

11

Nextam Partners Ltd.

0,0

1

SAS Rue la Boetie

20,1

7

Pioneer Investment Management SGRpA

8,1

1

Amundi SGR SpA

10,5

6

Amundi Ireland Ltd.

1,5

1

Intesa Sanpaolo SpA

19,6

31

Eurizon Capital SGR SpA

7,1

12

Lux Gest Asset Management SA

4,5

8

Symphonia SGR SpA

4,2

5

Fideuram Investimenti SGR SpA

3,8

15

Fonte: elaborazioni IR Top su dati Factset e Società, maggio 2018

Tra gli operatori stranieri più attivi per valore di investimento emergono Julius Bar Gruppe AG, Carthesio Holding S.A., MOMentum Alternative Investments SA, SAS Rue la Boetie, Patrimony 1873 SA e FIL Ltd.

AIM ITALIA IN SINTESI

AIM Italia è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita e consente un accesso ai mercati azionari con un processo di quotazione semplificato.

Al 23 maggio 2018, le società quotate sono 102 (di cui 9 IPO nei primi 5 mesi del 2018 e 24 nel 2017) e presentano una raccolta media di 8,3 milioni di euro e una market cap media di 43 milioni di euro (al netto delle SPAC).

La capitalizzazione totale ammonta a 6,9 miliardi di euro e i capitali raccolti da IPO (equity) nei primi 5 mesi del 2018 sono pari a 1,1 miliardi di euro (1,3 miliardi di euro dalle IPO del 2017).

Dal 2009 la raccolta cumulata in equity da IPO è pari a 3,4 miliardi di euro (3,9 miliardi di euro includendo la raccolta di capitale dal mercato secondario).

I settori più importanti in termini di numero di società sono: Finanza (26%), Media (15%), Industria (14%) ed Energia ed Energie Rinnovabili (12%).

Le regioni maggiormente presenti su AIM sono: Lombardia (50% delle società), Emilia Romagna (11%), Lazio (10%) e Veneto (8%). Le altre regioni sono Piemonte, Umbria, Friuli, Toscana, Marche.

La quotazione su AIM Italia permette alle società nei diversi momenti del ciclo di vita di raggiungere i propri obiettivi di crescita grazie all’apporto di nuove risorse finanziare, accelerando il processo di sviluppo e l’innovazione.

LA SURVEY IR TOP «POLICY DI INVESTIMENTO SU AIM ITALIA» è disponibile su PMI CAPITAL, SME Growth Platform AIM Italia: www.pmicapital.it.

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