MILANO (AIMnews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di Industrie Chimiche Forestali ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020. I Ricavi sono pari a Euro 60,6 milioni (Euro 71,7 milioni nel 2019). Confermata la forte “vocazione internazionale” con vendite export al 66%. Per i volumi di vendita la contrazione è stata di circa il -20% nel settore automotive, -12% nel settore manifatturiero, -10% nel settore packaging.

Nonostante l’andamento dei ricavi, le azioni intraprese dal management hanno permesso di mantenere una redditività operativa caratterizzata da un EBITDA che si attesta a Euro 7,1 milioni (Euro 9,1 milioni nell’esercizio precedente) con marginalità a doppia cifra (EBITDA margin pari all’11,8% dei ricavi).

La variazione dei risultati economici rispetto all’esercizio precedente è riconducibile prevalentemente ai risultati del Q2, periodo più severamente colpito dalla pandemia COVID19, quando la maggior parte dei clienti automotive, calzatura e pelletteria arrestarono le produzioni. Negli altri trimestri dell’esercizio i ricavi e la marginalità si sono mantenuti su livelli simili a quelli del 2019.

Il 2020 si chiude un progressivo miglioramento dell’Indebitamento Finanziario Netto che si riduce a Euro 3,2 milioni rispetto a Euro 4,4 milioni al 31 dicembre 2019.

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 14 centesimi di euro per ciascuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola escluse le azioni proprie in portafoglio a quella data, al lordo delle ritenute di legge.

Guido Cami, CEO e Presidente di Industrie Chimiche Forestali SpA, ha commentato: “Il 2020 è stato un anno caratterizzato da condizioni eccezionali. Ciononostante ICF ha dimostrato una grande resilienza realizzando risultati economico-finanziari che hanno mantenuto sostanzialmente invariata la marginalità a doppia cifra prossima al 12% con una buona generazione di cassa. Contestualmente nel corso dell’anno la Società ha realizzato importanti progetti: l’avvio della nuova linea di prodotti “anti-covid”, la quotazione sul mercato di ICF attraverso la fusione inversa con ICF Group, l’acquisto di oltre il 4% di azioni proprie a vantaggio degli azionisti, l’acquisto di un nuovo immobile funzionale allo sviluppo di una linea di business, l’impegno sulle tematiche di sostenibilità ed economia circolare, la redazione del Bilancio di Sostenibilità. Contestualmente abbiamo adottato tutte le misure e procedure volte a tutelare la salute dei dipendenti, dei collaboratori e dei nostri interlocutori. Abbiamo sempre lavorato sostenendo la clientela in tutto il mondo senza mai ricorrere alla cassa integrazione per i nostri dipendenti. Abbiamo rispettato puntualmente i nostri impegni di pagamento con i fornitori, per i servizi e per tutti gli stipendi. L’inizio del 2021 è stato positivo per la ripresa degli ordinativi a livello complessivo, ma con una forte tensione sui prezzi delle materie prime e sulla relativa disponibilità. Andiamo avanti come al solito con passione ed entusiasmo confidando nella ripresa della normalità sociale”.