MILANO (AIMnews.it) – La prima indagine sul mercato AIM Italia condotta da IR Top, specialista di AIM, su Società quotate, NomAd e Investitori rileva che le PMI si quotano per crescere all’estero (57%) e finanziare M&A (55%).

Ragioni per la quotazione e grado di soddisfazione
Le motivazioni principali per la quotazione in Borsa sono la raccolta di nuovi capitali per finanziare la crescita (92% degli intervistati) e la valorizzazione e il consolidamento della brand awareness (67%). Tali obiettivi sono stati pienamente raggiunti rispettivamente nel 96% e nell’88% dei casi.
Il 39% ha scelto l’IPO come strumento per la vendita di quote detenute da proprietari, dichiarandosi soddisfatto solo nel 37% dei casi.
Il 12% ha identificato altri obiettivi di IPO tra i quali attrarre risorse manageriali in azienda, migliorare la governance, e fare training per l’approdo successivo al mercato principale.

Obiettivi di crescita
L’internazionalizzazione (57%) e le operazioni di M&A (55%), unite al consolidamento sul mercato italiano (51%) e agli investimenti in R&D (43%), rappresentano i principali driver di crescita. Tra gli altri obiettivi strategici si segnala l’ingresso in nuovi settori legati al core business.
L’Europa rappresenta la principale area target per l’internazionalizzazione, in particolare Germania (27%), Francia (24%) e altri paesi UE (49%), seguita da Stati Uniti (41%) e Asia (31%).
Il 61% delle società mira al raggiungimento di tassi di crescita aggressivi, da conseguirsi attraverso il passaggio all’MTA (65%) o con la raccolta di ulteriori fondi sul mercato secondario (27%).
Il miglioramento del cashflow e il controllo dei costi rientrano tra gli obiettivi di oltre 1/4 delle società quotate.