MILANO (PMInews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di Industrie Chimiche Forestali ha preso visione dei risultati gestionali preliminari consolidati dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, non ancora sottoposti a revisione contabile. Il CdA ha contestualmente approvato il calendario finanziario per l’anno 2024.

Guido Cami, Presidente e CEO di Industrie Chimiche Forestali SpA, ha dichiarato: “Nell’esercizio 2023 la Società ha generato un fatturato di circa 80 milioni di euro con un ebitda adjusted di circa 8,8 milioni di euro, double digit a 11%, e un indebitamento finanziario netto pari a 10,8 milioni di euro, dei quali 8,3 milioni per leasing immobiliari e di beni e della riclassificazione di affitti secondo i principi contabili IFRS 16, in miglioramento rispetto al 30 giugno (15,8 milioni di euro).

Come già anticipato nel mese di novembre l’attività economica mondiale nel corso del 2023, a causa della inflazione e di condizioni di finanziamento sempre più stringenti, ha subito un rallentamento che si è riflesso in tutti i settori dove è presente la nostra Società, ovvero nei settori della calzatura tecnico-sportiva e del lusso, della pelletteria, del flexible packaging, del settore automotive e delle attività industriali.

Nonostante la riduzione del fatturato abbiamo lavorato su tutti i costi operativi e la redditività complessiva delle vendite è migliorata realizzando nell’esercizio un EBITDA ADJUSTED superiore a quello del 2022 sia in termini assoluti che percentuali.

La cassa generata ci ha permesso di distribuire dividendi, procedere con il piano di buy back approvato dall’Assemblea ad aprile 2022 ed acquisire ad aprile 2023 il ramo d’azienda industriale della Tessitura Langè che ha contribuito al fatturato 2023 per oltre 5 milioni di euro.

La posizione finanziaria complessiva pari a circa 10,8 milioni di euro, dedotti i debiti per leasing degli immobili, dei mezzi vari e degli affitti riclassificati (complessivamente pari a circa 8,3 milioni di euro ), è negativa per soli circa 2,5 milioni di euro a fine dicembre 2023.

Nel corso dell’anno appena concluso nella Divisione Langè abbiamo provveduto ad installare un nuovo sistema informatico (roll out di SAP), a rivedere le attività operative interne, a promuovere la nuova organizzazione sul mercato e ad avviare ulteriori rapporti commerciali con clienti e fornitori come base della crescita futura.

In ICF abbiamo portato a termine tutto il piano degli investimenti per la modernizzazione delle attività industriali, di ricerca e sviluppo e di sicurezza negli ambienti di lavoro. Sono state inoltre rinnovate tutte le Certificazioni dei Sistemi di Gestione e di Prodotto ed abbiamo redatto su base volontaria l’aggiornamento del Bilancio di Sostenibilità. L’organico complessivo della nostra Società risulta a fine dicembre 2023 di 166 addetti di cui 20 dedicati alla Ricerca e Sviluppo.

Sulla base di quanto fatto nel 2023, dopo un quadriennio molto difficile per le note ragioni esogene, della professionalità, dell’entusiasmo di tutti i nostri collaboratori e della resilienza dimostrata dalla nostra organizzazione, ci auspichiamo nel 2024 di poter riprendere la crescita della nostra Società, che in poco più di dieci anni ha raddoppiato il fatturato e la marginalità.”

L’esercizio 2023 ha evidenziato dei risultati preliminari positivi in termini di redditività e di generazione di cassa nonostante il rallentamento dell’andamento economico mondiale ed i Ricavi si sono assestati a circa Euro 80 milioni, in contrazione rispetto a Euro 88 milioni dell’esercizio 2022. Pur in tale contesto la stima dell’EBITDA adjusted ha evidenziato un buon risultato, sia in termini assoluti che in termini percentuali rispetto all’esercizio precedente attestandosi a circa Euro 8,8 milioni (Euro 7,8 milioni nel 2022) con una marginalità che torna a doppia cifra (11% rispetto a un EBITDA margin dell’8,8% al 31 dicembre 2022). La stima dell’EBITDA reported mostra un valore di Euro 8,4 milioni pari al 10,5%. Si ricorda infatti che nel mese di maggio, a seguito della delibera dell’Assemblea avvenuta il 28 aprile 2023, è stato assegnato un compenso straordinario al management parzialmente in azioni per Euro 0,4 milioni da considerarsi non ricorrente. L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2023 si è assestato a circa Euro 10,8 milioni (di cui Euro 8,3 milioni per leasing immobiliari e di beni) rispetto a Euro 15,8 milioni del 30 giungo 2023. Al 31 dicembre del 2022 l’Indebitamento Finanziario Netto era pari a Euro 7,8 milioni. L’evoluzione dell’Indebitamento Finanziario Netto nell’esercizio 2023 è determinato dalla generazione di cassa positiva delle attività correnti per circa 6 milioni di euro, dalla distribuzione dei dividendi per circa 1,35 milioni di euro, dal buy back realizzato per circa 0,35 milioni di euro e dal finanziamento dell’acquisizione del ramo d’azienda industriale della Tessitura Langè S.r.L. che ha determinato un esborso complessivo di circa Euro 4,4 Milioni comprendenti la prima parte del prezzo per Euro 1,4 milioni ed il finanziamento del capitale circolante netto per Euro 3 milioni, nonché l’iscrizione del debito riveniente dalla riclassificazione IFRS 16 dell’affitto dell’immobile di Tessitura Langè per 2,9 milioni di euro.