MILANO (PMInews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di GREEN OLEO ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025, sottoposta a revisione contabile limitata.

Beatrice Buzzella, Presidente e AD e Francesco Buzzella, AD: “Nel corso del secondo trimestre abbiamo registrato un netto peggioramento del contesto di riferimento, che ha inciso in modo significativo sulla nostra performance. L’incertezza legata all’annuncio di nuove politiche doganali USA, il conseguente atteggiamento attendista della clientela, unito all’impennata dei prezzi del gas e all’aumento del costo delle materie prime – non completamente ribaltabile sui prezzi di vendita – hanno generato una forte pressione sulla marginalità. In uno scenario così complesso, GREEN OLEO ha continuato a puntare sui propri asset strategici, tra cui la linea di esteri, che ha mostrato una crescita in termini di fatturato e ha contribuito ad assorbire in parte la flessione di altri segmenti. Particolarmente incoraggiante è stato l’andamento del comparto personal care, dove il forte interesse per il nuovo estere GreenCos® UV da parte di primari brand internazionali conferma la bontà del percorso di sviluppo della Società nel mercato delle soluzioni biobased ad alto valore aggiunto. Guardando avanti, restiamo pienamente focalizzati sull’attuazione dei nostri progetti di crescita e sull’espansione nei mercati più promettenti. Continueremo a lavorare per accrescere la resilienza della Società e tutelare la marginalità, anche in un contesto ancora incerto.”

Nel primo semestre 2025 la manifattura Europea (EU27) ha registrato una modesta crescita, pari all’1,0%, ma i principali settori di utilizzo, tra cui lavorazione delle pelli, vernici, automotive, evidenziano una riduzione rispetto alla produzione 2024 e l’industria chimica ha segnato una battuta d’arresto, con una flessione pari al 2,4%, manifestatasi in misura netta nel secondo trimestre del 2025, a seguito della pesante incertezza manifestatasi a livello globale, principalmente generata dagli annunci delle aggressive politiche tariffarie doganali degli USA. Pesano anche le rinnovate tensioni in Medio Oriente, ulteriore elemento di preoccupazione per i possibili aggravi nei costi di approvvigionamento del petrolio e del gas naturale.

Tale incertezza ha portato tutti gli operatori ad assumere un atteggiamento attendista rispetto al posizionamento ordini e costruzione delle scorte. La politica dei dazi ad oggi non sembra impattare direttamente l’azienda, anche per l’attuale modesta esposizione verso clienti USA, ma il suo essere a monte nella catena di fornitura non esclude un impatto indiretto, in relazione alle politiche di vendita dei propri clienti.

Sempre in Europa (EU27) l’utilizzo della capacità produttiva ha raggiunto il 75,6%, rimanendo costantemente al di sotto della media di lungo termine attestatasi all’81,3%, registrando un -9,5% rispetto al periodo pre-crisi (anni 2014-2019). Tale riduzione di competitività è stata sicuramente impattata dal peso della componente energetica.

Nel primo trimestre del 2025 è stato registrato un picco del TTF medio e il valore medio è stato superiore del 70% rispetto al medesimo periodo del 2024, causando un appesantimento per la spesa del gas metano in tutto il semestre, nonostante la flessione del periodo aprile – giugno.

Nel semestre è stato registrato un incremento dei prezzi delle materie prime utilizzate dalla Società, ma la debolezza della domanda non ha consentito un completo trasferimento degli stessi sui prezzi di vendita.

Per l’industria oleochimica, questo scenario è stato a sua volta ulteriormente complicato dalle incertezze generate dal primo rinvio al 31 dicembre 2025 dell’entrata in vigore dell’EUDR (EUropean Deforestation-free products Regulation), che ha generato impatti su tutte le catene di fornitura dell’olio di palma e relativi prezzi e la situazione risulta ad oggi essere ancora più confusa sulla base della recente proposta della Commissione Europea di un ulteriore rinvio del Regolamento al 31 dicembre 2026.

GREEN OLEO chiude il 1H 2025 con Volumi in contrazione del 10% rispetto al 1H 2024 e Ricavi pari a 37,8 mln euro, -2% rispetto a 38,7 mln euro nel 1H 2024, con una performance che è stata ampiamente impattata dal secondo trimestre, dopo un Q1 2025 chiuso con Volumi in diminuzione del 7% e Ricavi in crescita del 3%. Interessante la performance dei Ricavi UE, cresciuti nel semestre del +6%. Di particolare rilievo la significativa crescita nel comparto Personal Care (+40% nel semestre). Il balzo di volumi e vendite, manifestatesi nel Q1, è rimasto stabile per tutto il Q2, con una composizione di mix di Materie Prime incentrata sull’olivo (50% dei volumi complessivi). Tutto questo mostra come l’azienda riesca comunque a individuare spazi di sviluppo anche in contesti complessi.

Relativamente alle categorie di prodotto si evidenziano i seguenti trend:

  • Esteri: Volumi -6%, Ricavi +8%;
  • Acidi grassi: Volumi -11%, Ricavi -7%; si segnala che la flessione ha impattato molto le resine alchidiche, poiché tutto il comparto chimico vernici ha registrato importante contrazione a livello internazionale;
  • Glicerine: Volumi -13%, Ricavi +32%; si mantiene fede alla scelta strategica aziendale di ottimizzare la produzione in questo business tradizionale.

Il Valore della Produzione è pari a 39,5 mln euro, +6% rispetto a 37,5 mln euro nel 1H 2024. Gli Altri ricavi e proventi (0,2 mln euro rispetto a 0,3 mln euro nel 1H 2024) sono riconducibili a crediti di imposta per attività di R&D e ricavi da certificati di efficienza energetica e contributi a fondo perduto. La variazione positiva delle rimanenze è legata principalmente a maggiori quantità, oltre che all’incremento generalizzato dei prezzi: la Società, per ottimizzare l’utilizzo della capacità produttiva, ha ritenuto opportuno costruire uno stock di prodotti finiti per poter rispondere tempestivamente a ordini spot, molto frequenti in contesti di ampia incertezza.

L’EBITDA si attesta a 0,9 mln euro, in diminuzione rispetto a 2,1 mln euro nel 1H 2024. L’incidenza dei costi delle materie prime si attesta al 71,1%; la variazione rispetto al 1H 2024 (67,7%) è correlata all’effetto combinato dell’incremento dei costi delle materie prime e dell’indebolimento della domanda, che non consente di trasferire completamente sui clienti gli aumenti dei prezzi di fornitura. Relativamente ai costi del personale, che si attestano a 3,0 mln euro (2,9 mln euro nel 1H 2024), si evidenzia che la struttura organizzativa della Società, ampiamente rafforzata nel corso del 2024, si è mantenuta su un numero medio di FTE pari a 89 persone; si segnala che è terminato il percorso di addestramento di tutti i nuovi operatori del reparto esteri, che ha consentito anche in questo reparto l’avvio della turnazione 24/7. Riguardo invece ai costi per servizi, che incorporano tutta la componente gas ed energia, l’incremento del +6,2% è attribuibile sia all’andamento dell’indice TTF che alla presenza del derivato sul gas.

L’EBIT è pari a -0,5 mln euro, in diminuzione rispetto a 0,7 mln euro nel 1H 2024, dopo ammortamenti e svalutazioni per 1,4 mln euro, invariati rispetto a 1,4 mln euro nel 1H 2024. Con riferimento ai fondi rischi stanziati nel corso del 2024 per due rischi non ricorrenti – il primo legato al potenziale e parziale mancato riconoscimento di un contributo a fondo perduto, dipendente da una interpretazione restrittiva della norma di cumulabilità dei benefici fiscali, il secondo per la gestione di un sinistro assicurativo, in corso di definizione, per il quale l’azienda ha comunque ottenuto capiente atto di liquidazione a proprio favore – si segnala che gli stessi sono stati completamente utilizzati nel corso del semestre e sono stati assolutamente capienti.

Il Risultato ante imposte si attesta a -0,8 mln euro, rispetto a 0,4 mln euro nel 1H 2024, dopo oneri finanziari pari a 0,3 mln euro, in linea rispetto a 0,3 mln euro nel 1H 2024.

Il Risultato Netto è pari a -0,9 mln euro, rispetto a 0,1 mln euro nel 1H 2024, dopo mposte per 0,1 mln euro (0,3 mln euro nel 1H 2024).

Nel corso del semestre la Società ha realizzato investimenti in immobilizzazioni materiali per 0,6 mln euro focalizzati su equipment a corollario dell’impianto di esterificazione (serbatoi) al fine di incrementare l’efficienza produttiva dell’intero reparto e su equipment funzionale all’efficienza produttiva della fabbrica. Ha inoltre effettuato investimenti in immobilizzazioni immateriali per 0,1 mln euro per l’implementazione del nuovo ERP Gestionale, che entrerà in funzione nel 2026.

Il Capitale Circolante Commerciale si attesta a 8,0 mln euro, in incremento rispetto a 5,7 mln euro al 31 dicembre 2024 per effetto della politica di gestione delle scorte descritta in precedenza. Il Capitale Circolante Netto si attesta a 9,5 mln euro (7,5 mln euro al 31 dicembre 2024).

Il Fondo rischi e oneri si attesta a 2,2 mln euro, sostanzialmente invariato rispetto a 2,3 mln euro nel 2024 benché si sia registrata al suo interno la movimentazione delle due componenti: in incremento per 0,5 mln euro per la componente del MtM dei derivati gas e in diminuzione per il completo utilizzo del fondo rischi non ricorrenti, stanziato nel dicembre 2024, come descritto in precedenza.

Il Patrimonio Netto è pari a 15,9 mln euro, in diminuzione rispetto a 17,5 mln euro al 31 dicembre 2024 per effetto del risultato di periodo e dell’incremento della Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi relativi alla commodity gas metano.

L’Indebitamento Finanziario Netto è pari a 14,9 mln euro; la variazione rispetto a 11,9 mln euro al 31 dicembre 2024 è principalmente riconducibile alla gestione caratteristica.