MILANO (PMInews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di GIBUS ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024.

 

Alessio Bellin, Amministratore Delegato di GIBUS: “Il primo semestre è stato caratterizzato da sfide importanti, in continuità con le dinamiche del 2023, segnando un periodo di transizione nel mercato europeo, che rappresenta la nostra area di riferimento. Nonostante la leggera contrazione registrata in alcune aree (centro-europea e tedesca in particolare), siamo fiduciosi che queste difficoltà temporanee ci stiano preparando per un futuro più forte e resiliente. Riteniamo che in questo scenario di calo generale dei consumi e clima meteorologico non favorevole il Gruppo stia perfezionando la capacità di adattamento e innovazione, sviluppando una resilienza che sarà la chiave per affrontare con successo le sfide future. Anche in Italia la contrazione dei ricavi (-6%), considerando le circostanze, può essere interpretata come un segnale di normalizzazione del mercato piuttosto che di declino, dopo l’effetto del cosiddetto “Sconto in Fattura” legato all’Ecobonus, che ha trainato il settore negli ultimi anni. Un punto di forza che desidero sottolineare è la solidità delle nostre linee di punta, Lusso High-Tech e Sostenibilità, che hanno mantenuto i livelli del primo semestre 2023, a conferma della loro attrattiva e del loro valore sul mercato. Siamo confidenti che queste linee possano rappresentare il perno della nostra crescita anche per gli anni a venire. I principali indicatori di marginalità, seppur leggermente in calo, riflettono una gestione attenta e coerente con il contesto attuale.

 

Per il medio-lungo periodo manteniamo una visione positiva: le nostre analisi indicano che l’attuale fase di mercato dovrebbe invertire la tendenza a partire dal 2025. Gli investimenti fatti per l’integrazione con Leiner e la presenza alla fiera R+T di Stoccarda ci hanno rafforzato ulteriormente come Gruppo internazionale. I feedback positivi ricevuti, soprattutto dal mercato tedesco, confermano la validità della nostra strategia, che resta invariata: costruire un gruppo solido e sempre più internazionale, con l’obiettivo di consolidare la leadership italiana e trasformarla in una leadership europea. Concludiamo quindi questo primo semestre con la consapevolezza che abbiamo posto solide basi per affrontare un secondo semestre altrettanto sfidante. Il recente ingresso di Enrico Codognini come Direttore Generale rafforza ulteriormente il nostro team manageriale e siamo pronti a cogliere le opportunità che il mercato ci offrirà.”

 

I Ricavi sono pari a 47,5 milioni di euro, in diminuzione del 6,1% rispetto a 50,6 milioni di euro al 30 giugno 2023.

 

I Ricavi realizzati all’Estero sono pari a 21,3 milioni di euro e rappresentano il 45% del totale (22,6 milioni di euro al 30 giugno 2023, pari al 45% del totale), con un contributo del Gruppo LEINER pari a 12,8 milioni di euro. L’Italia registra ricavi pari a 26,3 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 28,0 milioni di euro al 30 giugno 2023.

 

Relativamente alle linee di prodotto, il Gruppo GIBUS registra ricavi relativi al segmento Lusso High End pari a 18,7 milioni di euro, rispetto a 18,8 milioni di euro al 30 giugno 2023; nello specifico, la linea Lusso High Tech (pergole bioclimatiche) registra ricavi per 12,8 milioni di euro (12,9 milioni di euro nel primo semestre 2023) e la linea Sostenibilità (zip screen) registra ricavi per 5,8 milioni di euro (5,9 milioni di euro nel primo semestre 2023). La Linea Design registra ricavi per 24,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 28,0 milioni di euro al 30 giugno 2023. I ricavi incrementali riconducibili al Gruppo LEINER sono pari a 12,8 milioni di euro, di cui 2,3 milioni di euro generati dalla controllata Schirmherrschaft Vertriebs, che opera vendite dirette ai clienti finali esclusivamente nella ristorazione e nell’industria alberghiera.

 

L’EBITDA si attesta a 7,8 milioni di euro, -16% rispetto a 9,3 milioni di euro al 30 giugno 2023 (EBITDA margin pari al 16,4%, rispetto al 18,4% al 30 giugno 2023). Sebbene l’EBITDA sia sceso in termini assoluti e percentuali, rimane comunque su livelli solidi, dimostrando la capacità del gruppo di adattarsi alle difficili condizioni di mercato attraverso il controllo dei costi e la razionalizzazione della propria struttura operativa: l’approccio strategico adottato ha quindi consentito di mitigare le conseguenze del calo dei ricavi e di mantenere una buona redditività operativa.

 

In particolare, grazie al miglioramento del costo del venduto (che registra un calo del 5,0%) il Margine Industriale si attesta al 46,4%, rispetto al 47,0% al 30 giugno 2023: la lieve diminuzione è legata principalmente all’aumento del costo del lavoro diretto, in seguito agli adeguamenti dei salari rispetto agli indici inflattivi da CCNL registrati a metà 2023 e inizio 2024. Si mantiene su livelli elevati il prezzo delle materie prime principali, seppure inferiore rispetto ai picchi estremi registrati soprattutto nel corso del 2022. Nonostante la contrazione del fatturato, il Gruppo è riuscito a contenere efficacemente i costi di struttura, che in valore assoluto sono diminuiti: questo risultato positivo è frutto di un attento lavoro di razionalizzazione e ottimizzazione dei costi, che ha permesso di mitigare l’impatto sull’EBITDA.

 

L’EBIT è pari a 5,4 milioni di euro, -14% rispetto a 6,2 milioni di euro al 30 giugno 2023, dopo ammortamenti e svalutazioni pari a 2,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 2,7 milioni di euro al 30 giugno 2023. Gli ammortamenti rimangono influenzati dagli importanti investimenti posti in essere dal Gruppo negli ultimi esercizi ma soprattutto per effetto dell’ammortamento degli elementi allocati durante la fase di purchase price allocation. La gestione straordinaria presenta un saldo positivo pari a 25 migliaia di euro.

 

Il Risultato ante imposte è pari a 4,8 milioni di euro, -14% rispetto a 5,5 milioni di euro al 30 giugno 2023. Buona la performance della gestione finanziaria, che presenta un saldo netto positivo tra componenti attive e passive pari a 603 migliaia di euro. Il dato risulta in miglioramento sia in termini assoluti, con un incremento di 77 migliaia di euro rispetto al 2023 (+11,3%), sia in termini percentuali, mantenendo invariata la sua incidenza all’1,3%, nonostante la contrazione del fatturato. Questo risultato è stato ottenuto nonostante la pressione dei tassi di interesse, con il tasso di riferimento della BCE che, nel primo semestre del 2024, è rimasto costante al 4,5%, mentre nel primo semestre del 2023 è passato dal 2,5% al 4,0% entro giugno.

 

L’Utile Netto si attesta a 3,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto a 3,3 milioni di euro al 30 giugno 2023, al netto di imposte pari a 1,6 milioni di euro (2,3 milioni di euro al 30 giugno 2023).

 

Il Patrimonio Netto è pari a 35,9 milioni di euro, rispetto a 35,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023.

 

La Posizione Finanziaria Netta è pari a 19,6 Euro milioni, in diminuzione rispetto a 20,7 Euro milioni al 31 dicembre 2023: il miglioramento deriva dalla buona capacità di generare flussi di cassa da parte del business nonostante il livello elevato di investimenti in capex e opex a supporto dello sviluppo delle linee strategiche con una visione più internazionale. Si evidenzia inoltre che a maggio 2024 è stato liquidato un dividendo di 2,5 milioni di euro. Ancor più significativo è il miglioramento della Posizione Finanziaria Netta rispetto al 30 giugno 2023 (pari a 27,2 milioni di euro), con un miglioramento complessivo di 7,7 milioni di euro.