Alessandro-Firpo-2MILANO (AIMnews.it) – “Alla luce delle acquisizioni effettuate e del percorso di crescita già intrapreso, ci aspettiamo di arrivare quest’anno a 21,2 milioni di euro di fatturato, con una marginalità di ebitda intorno al 23 per cento. E i dati dei primi mesi dell’anno ci stanno dando conferma delle nostre previsioni: +73% sul 2017 e +17% rispetto alle nostre stesse previsioni contenute nel piano industriale”. Così si è espresso Alessandro Firpo, responsabile sviluppo strategico di Prismi.

 Come pensate di muovervi ora?
La crescita prevista è importante e deriva da una parte dal consolidamento integrale delle acquisizioni che abbiamo fatto lo scorso anno e che incideranno per 1-1,5 milioni quest’anno, e dall’altra parte, per la forte crescita che è dovuta ad un importante irrobustimento della rete di vendita. Stiamo completando il nostro turnaround e riteniamo che il nostro posizionamento strategico rispetto ai competitor sia un vero plus: con una rete di vendita capillare di 150 agenti, che a fine anno sarà probabilmente ancora più forte, riusciamo a cogliere la nostra vera mission che è quella di rendere digitali le Pmi italiane, di cui metà è priva di sito. Siamo tra le pochissime società del settore a essere presenti in tutto il territorio italiano e abbiamo quindi il potenziale vero per cogliere queste opportunità.

E cosa proponete?
Offriamo in prima istanza alle PMI il loro ingresso nel mondo del digitale. E a quelle di loro che sono capaci di crescere dimensionalmente ci presentiamo anche come dei veri e propri partner nel percorso di una sempre più avanzata digital transformation, offrendo loro servizi di alta gamma, dalla Seo, all’e-commerce, al digital marketing, alle tecnologie. Inoltre, per razionalizzare i processi di produzione, stiamo velocemente camminando sulla strada dell’intelligenza artificiale. La controllata Wellnet lancerà infatti la prima piattaforma Seo basata sul machine learning. Su questo tema crediamo di avere un importante vantaggio competitivo sui concorrenti; inoltre l’intelligenza artificiale servirà a mantenere il vantaggio sulla Seo che già abbiamo e anche a tenere continuamente aggiornati tutti i processi. E in questo siamo davvero i primi.

L’aumento di capitale che si è concluso da poco vi permetterà di guardarvi ancora intorno in cerca di occasioni…
Il mercato ha tassi di sviluppo importanti, che non si vedono molto perché si tratta di un mercato molto frazionato. Tuttavia crediamo sia sempre più imminente un processo di consolidamento. E le risorse che non saranno utilizzate per l’implementazione del piano industriale serviranno proprio a questo.

Dove?
Noi siamo presenti in Italia e in Svizzera, ma le occasioni le cerchiamo in Italia. L’offerta è notevole, occorre trovare quelle che meglio si attagliano alle nostre necessità. I sondaggi che abbiamo fatto ci hanno dato solo riscontri positivi. Quindi saremmo già anche pronti a vagliare dossier.

Predatori ma anche prede…
Direi proprio di sì. Oggi solo questa può essere la legge dei mercati ad alto tasso di innovazione. Il principale azionista ha circa il 12% del capitale, quindi siamo una vera e propria public company.

Qual è ora il vostro rapporto con l’Aim?
L’Aim è stato un trampolino importante per noi. Molto positivo sia come visibilità sia come interlocutori con cui ci troviamo a trattare. È un’opportunità in più, ma alla base occorre che ci sia un’azienda forte, capace e confidente nei propri mezzi. La quotazione è un plus finanziario, ma la sostanza deve sempre rimanere industriale.