MILANO (AIMnews.it) – Expert Sysytem ha chiuso i primi sei mesi del 2017 con 8,4 milioni di euro di ricavi: il fatturato estero è risultato in crescita del 29% a 5,2 milioni. L’ebitda è negativo per 3,9 milioni, il risultato netto per 7,6 milioni. “I primissimi mesi del 2017 erano stati caratterizzati da un grande fermento sulle tematiche relative all’Artificial Intelligence e da un significativo interesse verso i nostri prodotti di cognitive computing ma vista l’immaturità del mercato, ancora in una sua fase iniziale, le tempistiche di conversione in progetti e commesse si stanno rivelando più lunghe delle aspettative, pur rimanendo le opportunità, nella maggior parte dei casi, ancora attive ed in via di evoluzione – spiega l’Ad Stefano Spaggiari – I ricavi in ogni caso si sono attestati a 8,4 milioni di euro, sostanzialmente analoghi a quelli dello scorso anno, ma con un diverso e migliore mix di componenti in linea con le nostre direttrici strategiche. Infatti ben oltre la metà dei ricavi, il 62%, è stato realizzato all’estero nelle nostre branch in US e in Europa, con una crescita significativa del 29% rispetto al primo semestre 2016, derivante soprattutto dall’area statunitense. Oltre alla componente estera è aumentata inoltre la componente ricorrente delle licenze e questa formula di vendita è ormai diventato uno standard sui nostri mercati internazionali dove la stiamo implementando sistematicamente. Nel breve comporta qualche sacrificio in termini di ricavi rispetto alla formula di vendita di licenza perpetua “one off”, di valore inevitabilmente più alto, ma poi con chiari vantaggi per la visibilità pluriennale del fatturato”. Il gruppo prevede di proseguire il percorso di internazionalizzazione con aspettative di crescita in particolare in Us ma anche in Europa, dove sarà possibile cogliere i risultati del grosso impegno profuso per lo sviluppo e il presidio di questi mercati. Analogamente è in corso una progressiva rimodulazione del mix dei ricavi a favore delle componenti legate a licenza con natura ricorrente e riducendo la componente di servizi professionali anche attraverso la creazione di nuove partnership con i leader di settore nel campo dell’Ict.