MILANO (PMInews.it) – Le analisi di mercato confermano la dirompente attenzione degli investitori istituzionali alle tematiche ESG: nel 2020 i fondi Europei sono stati pari a 3.196 (+52% rispetto al 2019) per una capitalizzazione di 1.100 miliardi di euro. L’esperienza del mercato dei capitali dimostra che la finanza sta svolgendo un ruolo sempre più importante nel processo di transizione sostenibile reindirizzando ingenti flussi economici verso le attività maggiormente orientate ad implementare strategie di sostenibilità nel lungo periodo. Analogamente, le società che investono in ambiente, governance e in obiettivi sociali si dimostrano più efficienti nel gestire eventuali rischi futuri e, dunque, più resilienti.

L’Onorevole Giulio Centemero, Co-presidente del Panel economico dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, ha spiegato: “I governi, gli investitori e i consumatori sono i tre principali stakeholders del processo che ci porta verso la sostenibilità. Tale processo passa attraverso le imprese che traducono l’obiettivo della sostenibilità in creazione di valore anche dal punto di vista dei posti di lavoro. A governi, investitori e consumatori spetta quindi il compito di rendere possibile questo cammino e di consentire alle imprese di lavorare al meglio”.

Gianluca Pediconi, partner e Chief Investment Officer di MOMentum Alternative Investments, intervenendo sulla tassonomia europea, aggiunge: “L’obiettivo della Taxonomy è quello di riorientare i capitali privati verso attività e progetti sostenibili per attuare con successo lo European Green Deal. Sui mercati finanziari, questo si traduce in un costo del capitale più basso per le aziende più virtuose o, più semplicemente, in un aumento dei corsi azionari e in una riduzione degli interessi sul debito. I flussi ESG che arrivano sui mercati sono già oggi enormi ma siamo solo agli albori di una tendenza secolare, perché circa il 75% dei Millennials e della Gen Z – i giovani che attualmente hanno una capacità di risparmio relativamente limitata – investe seguendo i principi ESG. Domani saranno loro i maggiori investitori. Lo sforzo che si chiede alle PMI sostenibili è di intercettare questi flussi, sforzandosi di fornire tutta la reportistica necessaria per essere correttamente apprezzate”.

“In un momento in cui le dinamiche competitive si trasformano rapidamente, causa la trasformazione digitale e sostenibile del business, il progetto Polo della Sostenibilità rappresenta un’importante innovazione poiché diventa il primo punto di riferimento nel sistema nazionale per l’offerta di servizi di “sustainability consulting” alle PMI a 360 grandi, accompagnandole in un percorso di trasformazione complesso di lungo termine”, commenta Paolo Taticchi, Professore ordinario Strategie & Sostenibilità UCL & Imperial College.

Nel corso della tavola rotonda, sull’importanza delle politiche ESG nella crescita delle imprese sono interventi anche Giorgio Ventre, Direttore Dipartimento Ingegneria Elettriche e delle Tecnologie dell’Informazione presso L’Università di Napoli Federico II e Giancarlo Bertolini, Chief Risk Officer CREDEM.

A supporto della necessità di favorire la diffusione di una cultura sostenibile che consenta di ottenere un vantaggio competitivo, Marco Gay, CEO di Digital Magics, che ha presentato la case history della Società quotata sul mercato Euronext Growth Milan (ex AIM).