Marco-Corti-a.d. Costamp Al via le operazioni di ripristino del flottante per Costamp Group. La società, infatti, chiude l’estate con un’importante procedura di accelerated bookbuilding che ha visto protagonista Co.Stamp Srl. Invest Italy SIM, in qualità di bookrunner, ha completato la vendita di 1.849.200 azioni Costamp, godimento regolare, pari al 4,35% del capitale sociale dello stesso per un controvalore complessivo di 5,55 milioni di euro. Un’operazione annunciata già nel documento di offerta pubblicato il 29 marzo 2018 ai fini dell’OPA obbligatoria promossa sulle azioni Modelleria Brambilla, che si è conclusa con successo, come raccontano Marco Corti, amministratore delegato di Costamp Group, e Matteo Pontello, amministratore delegato di Invest Italy SIM, e che dà il via a un processo finalizzato a una crescente apertura del capitale sociale al mercato.

Quali sono i punti di forza che hanno portato al successo dell’operazione di vendita?

Corti: Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti con la procedura di accelerated bookbuilding. Si è trattato di un’operazione articolata, condotta in un contesto di mercato non semplice, con lo spread tornato a livelli più alti rispetto agli scorsi mesi. Negli stessi giorni in cui abbiamo assistito alla fuga dai titoli di Stato, la vendita delle nostre azioni ha avuto una risposta molto positiva. Grazie alla grande professionalità di Invest Italy SIM abbiamo avviato un percorso finalizzato ad ampliare la platea di investitori. Siamo certi che a colpire favorevolmente il mercato sia stato anche il fatto che abbiamo venduto le azioni allo stesso prezzo a cui le abbiamo acquistate con l’integrazione di Modelleria Brambilla, a quota 3 euro.

 

Pontello: L’operazione di vendita ha coinvolto principalmente gli investitori esteri, un aspetto di grande valore. A convincere questi interlocutori sono stati diversi elementi. Prima di tutto la leadership industriale che Costamp Group riveste nel suo settore, la capacità di fare innovazione di prodotto oltre all’apertura internazionale.   

 

Quanto ha contribuito il brand “made in Italy” nell’operazione e nella storia imprenditoriale di Costamp Group?

Corti: Operiamo in un comparto in cui solo oggi il made in Italy inizia a esser valutato come un valore aggiunto. Le nostre produzioni sono considerate alla stregua di quelle tedesche, anche se queste ultime mantengono ancora un certo primato. La storia imprenditoriale di Costamp Group è stata costruita su pilastri diversi, dall’affidabilità alla vicinanza al cliente.

 

Pontello: Dal punto di vista dell’operazione finanziaria, invece, il discorso cambia radicalmente. Il “made in Italy”, infatti, è stato un elemento determinante nel dialogo con gli investitori esteri. Costamp Group è un’eccellenza italiana, leader nel settore manifatturiero che rappresenta il principale comparto produttivo nazionale. Inoltre, è un’azienda votata all’export, che fa del dialogo con i Paesi esteri un punto di forza importante. Proprio questo elemento ha fatto la differenza. Per gli investitori, infatti, la natura delle attività di Costamp Group abbassa notevolmente il rischio, rispetto a imprese attive esclusivamente sul territorio nazionale.

 

Quali sono i principali mercati di riferimento?

Corti: Lavoriamo con le principali case automobilistiche mondiali. Siamo presenti in tutti i Paesi espressione dell’auomotive: Germania, Polonia, Stati Uniti, Cina, India, Francia, Romania. Senza dimenticare l’Italia.

 

Il 2018 è stato un anno importante per l’azienda, dall’integrazione con Modelleria Brambilla alla quotazione. Quali le prossime sfide? 

Corti: Siamo al lavoro per completare l’integrazione che, dal punto di vista industriale, è al 90 per cento. Proprio in questi giorni abbiamo ricevuto un importante ordine da BMW, con un valore superiore del 20% a quelli commissionati in precedenza alla sola Modelleria. Una conferma positiva della strategia scelta per far crescere il nostro business e la nostra azienda. Abbiamo effettuato un’analisi di mercato che ha dimostrato come ci siano ulteriori margini di crescita in quattro Paesi. Da settembre, quindi, lavoreremo proprio per accrescere il tasso di penetrazione in Germania, Canada, Cina e Messico.