La fine del 2020, per Costamp Group porta con sé un ordine importante. Non solo per il valore economico, prossimo ai 6 milioni di euro, ma anche sotto il profilo dell’innovazione: è relativo agli stampi Gigatools, destinati a scrivere una nuova pagine nella storia della società specializzata proprio nella costruzione di stampi per la componentistica di precisione per il settore automotive. A effettuare l’ordine è un primario Original Equipment Manufacturer americano. “Da non sottovalutare, poi – commenta Marco Corti, Presidente e Amministratore Delegato di Costamp Group – che, grazie a questa commessa, anche il mercato tedesco inizia a guardare con maggior interesse al nostro prodotto”.

All’ordine d’Oltreoceano si aggiunge, quello più recente, del valore di 2,5 milioni di euro, effettuato dal Gruppo Sira Industrie, attivo a livello internazionale con soluzioni integrate di pressofusione per il settore automotive.

Qual è il valore della commessa statunitense per Costamp Group?

Si tratta di un ordine rilevante sotto diversi aspetti. È stata acquisita per un nuovo cliente e ci ha dato visibilità nel mondo dei Gigatools. Subito dopo la chiusura dell’accordo, abbiamo ricevuto importanti manifestazioni di interesse da altri grandi player tedeschi del settore automotive. Si tratta di una tipologia di pezzi che consentono di innovare il comparto, con un unico pezzo, infatti, ne saranno sostituiti ben 70 nella carrozzeria dell’auto. Si tratta di stampi di grandi dimensioni che pochissimi attori del mercato riescono a produrre.

Il mercato statunitense è un punto di riferimento?

Il 70% degli ultimi ordinativi arriva proprio dagli Stati Uniti. È un mercato centrale per le nostre attività.

Quale lezione può trarre la società da questo anno caratterizzato dalle difficoltà legate alla pandemia?

Non ci siamo mai pianti addosso, siamo stati aperti parzialmente perché fornivamo componenti per un ventilatore polmonare a un cliente tedesco. Questo ci ha consentito di adottare un approccio smart anche con i clienti, a cui abbiamo mostrato un semaforo giallo sulla produzione e uno verde sulla progettazione. In questo modo ci sono stati assegnati progetti proprio in questa direzione. Abbiamo riorganizzato l’azienda, con turni legati al distanziamento. Nonostante non sia stato facile, siamo riusciti a efficientare tutti i reparti, riducendo anche il costo orario. Siamo rimasti competitivi in una fase molto complessa.

Qual è, oggi, lo stato di salute del comparto automotive?

L’automotive ha risentito degli effetti della pandemia fino a giugno. Costamp Group, lavorando su commesse di lungo periodo, ha risentito relativamente di questi effetti. Da giugno a dicembre, però, il comparto, almeno per i nostri clienti, è tornato ai livelli pre-Covid. Negli ultimi mesi, tanti nostri clienti hanno sviluppato fatturati e volumi a livelli pre-pandemici.

Quanto incide la rivoluzione green dell’automotive su Costamp Group? 

La commessa statunitense è totalmente green, operiamo in questo settore da diversi anni con le quattro tipologie di motorizzazione. Abbiamo le attrezzature per rispondere alle necessità di qualsiasi tipologia di auto. Nell’elettrico molti componenti saranno studiati in alluminio per renderli più leggeri.

Su quali leve strategiche poggerà la crescita futura della società?

Le attività di R&D continueranno a rivestire un ruolo fondamentale. Stiamo ultimando il progetto Puzzle Die, che consente di ampliare la durata della vita degli stampi. Stiamo, inoltre, finalizzando il processo di LPF nella business unit della fonderia.