Il 2023 di EGM si chiude con la prima operazione di just listing di Piazza Affari. A pochi giorni dalla chiusura dell’anno, infatti, è sbarcata in Borsa Italiana Yakkyo: PMI innovativa che si occupa di sviluppare soluzioni software integrate per il processo di dropshipping e vendita wholesale di prodotti di terzi, che ha sviluppato una suite basata su intelligenza artificiale per assistere i propri clienti nelle attività di vendita online. Una realtà che investe in ricerca e sviluppo e che porta con sé una forte impronta internazionale. “La quotazione – spiega Giovanni Conforti, amministratore delegato di Yakkyo – è una scelta dettata dalla volontà di proseguire il nostro percorso di crescita consolidando la notorietà e la visibilità del marchio. Puntiamo ad attrarre talenti e a stringere nuove partnership sui mercati esteri”.

Quali sono le ragioni a supporto della decisione di quotarsi?

Yakkyo è una PMI innovativa che sviluppa soluzioni software integrate per il processo di dropshipping e la vendita all’ingrosso wholesale di prodotti di terzi. Inoltre, ha sviluppato anche una suite basata su intelligenza artificiale per assistere la clientela nelle attività di vendita online.
Attraverso il software offriamo ai nostri clienti un servizio di assistenza a 360°: parte dal sourcing fino al fulfillment delle spedizioni cross-border dalla Cina verso tutti i Paesi del mondo. Spediamo in oltre cento nazioni. Grazie alla piattaforma basata su IA, in più, siamo sempre al fianco dei nostri clienti, principalmente e-commerce dropshipper o tradizionali. La differenza è solo nel metodo finale di spedizione: nel primo caso siamo noi che ci occupiamo della singola spedizione verso l’utente finale, nel secondo spediamo attraverso container o pallet.

La quotazione è stata una scelta strategica a supporto della crescita e della nostra visibilità. Abbiamo scelto Piazza Affari anche per accrescere la nostra capacità di attrarre talenti, come testimonia il recente inserimento in azienda del nuovo CTO, Domingo Sermiento Lupo. Prosegue la ricerca di profili manageriali per consolidare l’organigramma. Inoltre, abbiamo scelto di essere su EGM per favorire la crescita internazionale, consolidando la nostra posizione e incrementando il dialogo con potenziali partner stranieri. In ultimo, ma non meno importante, la quotazione rappresenta una scelta di trasparenza e ci ha permesso di migliorare la nostra Governance, con un CdA composto da cinque membri, tutti espressione di spicco del mondo dell’impresa e del settore e-commerce.

Yakkyo rappresenta la prima operazione di just listing a Piazza Affari, quale il percorso che vi ha condotti a questo primato?

Grazie alle precedenti operazioni di crowdfunding siamo stati in grado di poter fare quella di just listing, rispettando la condizione minima che prevede il flottante al 10% in capo a soci sotto la soglia del 2% e non correlati. Abbiamo optato per il just listing perché il mercato oggi è turbolento, preferiamo attendere che rientri nella norma con il taglio dei tassi di interesse per valutare un’operazione di aumenti di capitale. Il timore era legato alla possibilità che le valutazioni non rispecchiassero il reale valore dell’azienda nell’attuale scenario di mercato. Nel 2024 ci dedicheremo alla crescita del business, soprattutto con riferimento alla parte software, senza sottovalutare la possibilità di realizzare operazioni straordinarie.

Quali i mercati nel mirino per una possibile acquisizione?

Stiamo valutando alcuni fascicoli relativi a realtà legata sempre al mondo dell’e-commerce e dropshipping attive in una nicchia verticale, sia alcune proposte estere, realtà produttive inglesi, sempre attive in ambito e-commerce.

Quale è il livello di maturità tecnologica del mercato italiano dell’e-commerce?

Il mercato italiano rappresenta circa il 40% del nostro fatturato, ha un peso rilevante. Rispetto alle realtà che operano all’estero, i clienti nazionali si caratterizzano per il ricorso al contrassegno nelle metodologie di pagamento. Uno strumento che pesa ancora tra il 9 e il 10% dell’intero fatturato retail sull’e-commerce, secondo gli ultimi dati Casaleggio e Associati. In altri Paesi il pagamento è esclusivamente digitale per quanto riguarda le modalità. Sul fronte delle modalità di vendita e delle tecnologie utilizzate, invece, non ci sono molte differenze, se non nella fase finale. Il livello tecnologico degli operatori italiani è pari a quello dei colleghi esteri.

Quali i talenti ricercati al momento?

Siamo alla ricerca di un managing director e di un responsabile del digital marketing senior. La natura stessa della nostra azienda apre al confronto con i professionisti internazionali, puntiamo a crescere anche sotto il profilo internazionale, con l’inserimento di figure non residenti in Italia, anche in una seconda fase.

Quali sono i principali Paesi di destinazione delle merci?

Gli Stati Uniti e più in generale i Paesi anglofoni: Canada, Uk, Nuova Zelanda e Australia. In Europa, le destinazioni principali sono Germania e Paesi Bassi. Cresce l’India con il dropshipping dalla Cina ma le tensioni tra i due Paesi ostacolano in parte questa crescita.