Fonte: EconomiaWeb, a cura di Marco Ravasi

Quarantuno società quotate, tra cui cui cinque hanno debuttato nei primi mesi del 2014 e altre quindici in tutto il 2013. Sono questi i numeri che testimoniano la crescita di Aim Italia-Mercato Alternativo del capitale, il listino della borsa di Milano dedicato interamente alle piccole e medie imprese (pmi).

Il 3 aprile, molte aziende presenti su questa particolare piazza finanziaria si metteranno in vetrina con la prima edizione dell’Aim Investor Day, un appuntamento organizzato da IR Top, società specializzata nella consulenza sulle Investor Relations e sulla comunicazione finanziaria.

INCONTRO CON LA COMUNITA’ FINANZIARIA. Le società che partecipano a questo evento «avranno l’occasione di incontrare gli esponenti di molte case d’investimento italiane e internazionali e di acquisire maggiore visibilità nella comunità finanziaria», dice Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top, che sottolinea il crescente interesse che l’Aim sta incontrando tra le piccole e medie imprese d’eccellenza, come fonte di finanziamento alternativa ai tradizionali canali bancari.

LA RACCOLTA DELLE AZIENDE E’ DI 322 MILIONI. L’Aim Investor Day del 3 aprile, però, non sarà soltanto una vetrina per le aziende partecipanti. L’evento si svolge infatti nell’ambito dell’iniziativa Aim to Liquidity, , organizzata dalla stessa IR Top e da Twice Research con lo scopo di valorizzare il mercato Aim Italia e incrementarne i volumi degli scambi, per una corretta valorizzazione dei titoli. Il listino di Borsa Italiana dedicato alle pmi ha infatti raggiunto ormai dimensioni ragguardevoli, non soltanto per il numero di società quotate ma anche il loro fatturato totale (circa 1 miliardo di euro) e per la capitalizzazione complessiva del mercato (pari a 1,6 miliardi di euro complessivi). Senza dimenticare, poi, i dati sulle risorse raccolte dalle aziende con le operazioni di quotazione: un “tesoretto” di 322 milioni di euro, di cui soltanto 28 milioni derivano dalla vendita di partecipazioni già esistenti, mentre 294 milioni sono stati generati da aumenti di capitale.

I VANTAGGI: UN MERCATO SNELLO CON COSTI RIDOTTI. La ragione del successo dell’Aim è dovuta probabilmente alla snellezza delle procedure di quotazione, che in genere sono veloci nei tempi e costano poco. Le società che decidono di debuttare su questo mercato, infatti affrontano di solito una spesa complessiva abbastanza ridotta, inferiore di almeno il 50 o 60% rispetto a quella sostenuta da chi sceglie di approdare sul listino ordinario.
Per essere ammesse all’Aim, inoltre, le società non devono predisporre un prospetto ufficiale di quotazione e devono soltanto avere almeno 3 bilanci certificati da una società di revisione. Durante la fase di ipo (offerta pubblica iniziale), i titoli delle imprese quotande sono acquistabili soltanto dagli investitori istituzionali. Una volta terminato il collocamento, però, il mercato è accessibile anche al pubblico retail, cioè agli investitori privati.

IL FLOTTANTE E’ MINIMO: 10% DEL CAPITALE. Le società che si quotano sull’Aim hanno un flottante minimo (cioè una quota di azioni negoziabili sul mercato) molto ridotto, pari ad almeno il 10%. E’ una percentuale più bassa di quella prevista per le aziende del listino ordinario (25%) e dello Star (35%), che devono avere anche una capitalizzazione minima di almeno 40milioni di euro. Le società dell’Aim, inoltre, non sono obbligate a presentare un rendiconto trimestrale sulla gestione (come quelle del listino ordinario) ma soltanto un bilancio annuale e 2 relazioni semestrali.

IL NOMAD ASSISTE LE AZIENDE PER LA QUOTAZIONE. Un compito centrale nel processo di quotazione sull’Aim è assegnato al Nominated Advisor (Nomad), una “banca-consulente”, che svolge il ruolo di tutor per le società, prima e dopo lo sbarco sul listino. Il Nomad assiste infatti l’azienda nel predisporre tutti i principali documenti contabili, stabilisce il flottante minimo per assicurare la liquidità del titolo e si impegna a fissare i criteri di governance dell’azienda per tutelare gli azionisti di minoranza. Grazie al ruolo svolto dal Nomad, le autorità di Borsa possono evitare di eseguire dei controlli approfonditi (due-diligence) sulle future matricole dell’Aim.