MILANO (PMInews.it) – Il CdA di Comtel ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025, volontariamente sottoposta a revisione contabile limitata.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Comtel, Davide Cilli, ha dichiarato: “Sono soddisfatto dei risultati raggiunti in questo primo semestre 2025 che pongono basi concrete per la fase successiva di sviluppo. Le acquisizioni perfezionate nell’anno, a partire da Novanext e dalla divisione europea Unified Communication della multinazionale NEC Corporation, rappresentano un tassello fondamentale della nostra strategia: non solo rafforzano le dimensioni e il posizionamento di Comtel, ma ci consentono di accelerare sull’integrazione di nuove competenze tecnologiche, sull’internazionalizzazione e sull’incremento del portafoglio clienti, generando al contempo nuove opportunità di sviluppo tra le società del Gruppo e sinergie interne. Siamo confidenti che tali operazioni, unitamente alle iniziative di efficientamento interno, ci consentiranno di raggiungere nuovi e più significativi livelli di redditività e utili, valutando inoltre la possibilità di adottare una dividend policy quale manifestazione diretta di creazione di valore per gli azionisti”.

L’Amministratore Delegato della Società, Fabio Lazzerini, ha aggiunto: “Il primo semestre dell’anno evidenzia la solidità dei risultati con un incremento degli ordini e un backlog che ci consentono di consolidare ulteriormente il nostro posizionamento rispetto al 2024. Parallelamente, abbiamo migliorato la gestione finanziaria di Comtel sia rispetto all’andamento del circolante che all’indebitamento con la progressiva riduzione dell’indebitamento a medio-lungo termine. Tutto questo, mantenendo una struttura reddituale solida anche in un semestre caratterizzato da importanti operazioni di carattere straordinario. Ci aspettiamo che le acquisizioni perfezionate ci consentiranno di ottenere benefici concreti in termini di sviluppo del business, offerta e sinergie. Abbiamo definito e lanciato il Piano di Integrazione che si basa su ottimizzazione nella gestione delle competenze infraGruppo, riduzione dei costi generali, azioni di cost avoidance facendo leva sulle sinergie tra le Società del Gruppo e sul coordinamento commerciale ed economie di scala derivanti da negoziazioni di Gruppo. Questo Piano avrà un effetto positivo sull’ebitda portandolo in area high single digit. Siamo quindi nelle condizioni di affrontare con fiducia le nuove sfide del mercato e di consolidare la posizione di Comtel quale player di riferimento a livello internazionale”.

I risultati di seguito esposti presentano per la prima volta i dati intermedi consolidati di Comtel, includendo il contributo per circa 4 mesi di Novanext Srl, entrata nel perimetro a seguito dell’acquisizione del 60% del capitale perfezionata in data 16 febbraio 2025, coerentemente con i criteri di formazione del bilancio consolidato intermedio. Per effetto di tale operazione e del cambiamento di perimetro, non vengono riportati i confronti con il medesimo periodo dell’esercizio precedente (per ulteriori informazioni si rimanda alla relazione finanziaria semestrale).

Al 30 giugno 2025 il Valore della Produzione si attesta a 32,3 milioni di euro, con 31,7 milioni di euro di Ricavi delle vendite. Di questi, 22,7 milioni di euro sono generati dalla capogruppo Comtel ed euro 9,0 milioni dalla controllata Novanext nei soli 4 mesi dall’ingresso nel perimetro di consolidamento. Rispetto alle differenti linee di business in cui opera il Gruppo, non si evidenzia una concentrazione particolare in una divisione. Si riporta di seguito il breakdown delle linee di business, inclusi i servizi offerti da Novanext:

Al 30 giugno 2025 i costi principali sono afferenti ai Costi per servizi (12,1 milioni di euro, con un’incidenza pari al 38% dei ricavi), Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci (10,8 milioni di euro, con un’incidenza pari al 34% dei ricavi), Costi per il personale (6,0 milioni di euro, con un’incidenza pari al 19% dei ricavi), Costi per godimento di beni di terzi (1,1 milioni di euro, con un’incidenza pari al 3% dei ricavi), Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (0,7 milioni di euro, con un’incidenza pari al 2% dei ricavi), Oneri diversi di gestione (0,3 milioni di euro, pari all’1% dei ricavi).

Ne deriva un EBITDA pari a 1,3 milioni di euro, con EBITDA margin al 2% (calcolato sui ricavi). Tali risultati riflettono la stagionalità del business che, storicamente, vede il secondo semestre più significativo del primo, sia in termini di volume d’affari che di redditività.

Dopo ammortamenti di periodo per 0,8 milioni di euro, l’EBIT si attesta a 0,5 milioni di euro.

Il primo semestre 2025 si chiude con un Risultato netto negativo per 0,1 milioni di euro, dopo proventi/oneri finanziari netti negativi per 0,3 milioni di euro.

Il Backlog – dato gestionale non sottoposto a revisione contabile – del Gruppo al 30 giugno 2025 (i.e., il valore complessivo del portafoglio ordini sottoscritti da clienti per prodotti ancora da consegnare) è pari a circa 45 milioni di euro, in crescita rispetto a 41,9 milioni di euro risultanti al 31 dicembre 2024, con una previsione di conversione in ricavi per circa il 36 nel 2025 %, per circa il 45% nel 2026 e per circa il 19% negli esercizi successivi. Per la natura del business non è possibile escludere eventuali ritardi nelle consegne, anche per eventuali cause non imputabili al Gruppo; dunque, la conversione in ricavi della quota parte del Backlog relativo all’anno 2025 potrebbe confluire nell’esercizio 2026 e così per gli esercizi successivi.

L’Indebitamento Finanziario Netto è pari a 6,2 milioni di euro (debito netto), di cui 2,6 milioni di euro di liquidità, 7,3 milioni di euro di debiti finanziari correnti, 1,2 milioni di euro di parte corrente dell’indebitamento finanziario non corrente e 0,3 milioni di euro di debito finanziario non corrente. Si evidenzia che l’IFN al 30 giugno 2025 beneficia dell’aumento di capitale per circa 4,8 milioni di euro lordi perfezionato nel mese di febbraio nell’ambito del collocamento di azioni ordinarie di nuova emissione sul mercato Euronext Growth Milan; di contro, l’IFN rettificato, calcolato al netto delle componenti straordinarie legate all’acquisizione di Novanext, risulta migliorativo di 2,2 milioni di euro[1] attestandosi a euro 4,0 milioni (debito netto).

L’IFN Adjusted (inclusivo dei debiti commerciali scaduti oltre ai 60 giorni e dei debiti tributari per rateizzazione definizioni liti in capo a Novanext) ammonta a 9,2 milioni di euro.

Il Patrimonio Netto è pari a 5,2 milioni di euro.