MILANO (AIMnews.it) – Come è stato il discorso di Trump? E quali le differenze rispetto a quelli di Obama del 2009 e di Bush nel 2001? A Queste domande ha provato a rispondere Expert System, analizzandoli con la propria tecnologia cognitiva Cogito. Trump ha pronunciato un discorso più breve rispetto a quelli dei predecessori, e ha inoltre usato frasi più corte. Tutti e tre i discorsi prediligono poi l’utilizzo di parole brevi, un vocabolario comune, con peso maggiore per i sostantivi. I testi di Trump e Bush risultano più facilmente comprensibili rispetto a quello di Obama, con Trump che utilizza molti più aggettivi dei predecessori. Dal discorso di Trump emergono riferimenti costanti ad American e America  (presenti anche nello slogan ripetuto più volte alla fine del discorso), mentre Bush insiste di più su country e story e Obama su work e generation. Il tema dell’ecologia, molto presente nel discorso di Obama (planet, earth) esce di scena con Trump dove prevalgono gli aspetti legati alla protezione (protect) e al sogno (dream) mentre per Bush risulta centrale la giustizia (justice, law). Infine, nelle parole di Trump, è racchiuso un mix di emozioni positive come successo e impegno (commitment) ma anche qualche riferimento alla paura, forse per  fare emergere l’attenzione verso la protezione dei cittadini, mentre il discorso di Obama esprimeva una maggiore varietà di emozioni differenti e contrastanti (speranza, azione, paura, disprezzo, coraggio, successo, impegno, ansia e fiducia).