MILANO (PMInews.it) – Clabo ha ricevuto notizia del dispositivo dell’ordinanza del Tribunale del Riesame di Ancona che dispone la REVOCA del sequestro preventivo disposto lo scorso 13 luglio 2022 dal GIP del Tribunale di Ancona a carico della Società per un importo pari ad € 1.332.251,32 ed esclude il reato di autoriciclaggio a carico di alcuni amministratori.
Con la stessa ordinanza – secondo quanto si legge nel dispositivo – il Tribunale ha confermato il sequestro dell’importo di € 349.132,00, con riferimento al delitto di cui all’art. 361-bis, cod. pen., collegato a un finanziamento intercompany effettuato a titolo oneroso da Clabo Holding USA verso Clabo s.p.a. nell’ottobre del 2018, e totalmente rimborsato nel 2021.
La porzione superstite del sequestro sarà oggetto del riesame che gli amministratori hanno già proposto avanti al competente Tribunale, che ha fissato udienza per il 6 settembre 2022.
Il presidente ed amministratore delegato di Clabo s.p.a., Pierluigi Bocchini, ha dichiarato: “Attendiamo di leggere le motivazioni del provvedimento, poiché al momento è noto solo il dispositivo, per poter svolgere le considerazioni del caso ed assumere le decisioni processuali conseguenti. Non posso che esprimere, da un lato, la soddisfazione per la revoca del sequestro di gran parte delle somme e per l’esclusione del reato di autoriciclaggio. Rimane lo stupore per la conferma del sequestro degli importi relativi al finanziamento intercompany con riferimento al delitto di cui all’art. 361-bis, cod. pen., su un’operazione a titolo oneroso, totalmente rimborsata e per la quale riteniamo non vi sia alcun presupposto fattuale e giuridico che consenta di ritenere integrato il reato contestato. Rimango fiducioso nel corso della giustizia anche riguardo a quest’ultima parte della vicenda.”