MILANO (PMInews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di Clabo ha preso visione dei KPIs gestionali relativi all’esercizio 2022. Il Gruppo ha registrato Ricavi Totali Consolidati pari a € 58,8 milioni in crescita del 15,8% rispetto all’esercizio precedente. Le Vendite Nette Consolidate hanno raggiunto i 51,4 milioni di Euro (+16,2% rispetto al precedente esercizio). Gli ordinativi raccolti nei 12 mesi sono stati pari a € 52,4 milioni rispetto ai € 50,7 milioni del 2021 (+3,3% YoY). In crescita significativa la consociata americana del Gruppo, Howard Mc Cray, che registra Ricavi Totali pari a 26,8 milioni di dollari (€ 25,5 milioni) rispetto ai 23 milioni di dollari del 2021 ed ai 13,3 milioni di dollari registrati nel 2018, anno in cui Clabo ha acquisito la maggioranza della società statunitense. Il portafoglio ordini consolidato al 1° gennaio 2023 è pari a € 11,3 milioni rispetto a € 12,8 milioni del 1° gennaio 2022, con una marginalità media del 38,6%. La diminuzione degli ordini in portafoglio è principalmente riconducibile alla riduzione dei tempi di consegna come conseguenza del miglioramento dei “lead time” nella catena di approvvigionamento della controllata Howard McCray.

Il Presidente e Amministratore Delegato di Clabo, Pierluigi Bocchini, ha dichiarato: “Con 58,8 milioni di Euro di Ricavi Totali Consolidati nel 2022 abbiamo abbondantemente superato il target che ci eravamo posti a 52-55 milioni di Euro. Il mercato nord americano sta continuando a performare molto bene e la consociata americana ha più che raddoppiato i propri volumi di vendita rispetto al 2018, anno nel quale è entrata a far parte del nostro gruppo. La capogruppo Clabo ha subito un significativo rallentamento dei Ricavi nella seconda parte dell’anno legato principalmente alle difficoltà operative conseguenti alla nota vicenda giudiziaria che si è conclusa il 13 dicembre u.s. con la sentenza della Corte di Cassazione favorevole all’azienda. Nel corso dell’anno sono inoltre stati portati a compimento due progetti riguardanti il “re-layout” totale dello stabilimento italiano e la riorganizzazione di parte dei processi organizzativi volta all’ottenimento di significativi risparmi nei costi di struttura. Siamo fiduciosi che il percorso di crescita possa proseguire anche nel corso del 2023. Attendiamo di vedere l’andamento degli ordinativi nel corso dei primi tre mesi per poter indicare il target dei Ricavi Totali per l’anno in corso.”

La PFN Adj. si attesta a € 34,8 milioni rispetto ai € 35,6 milioni del 30/09/2022 ed ai € 34,5 milioni del 31/12/2021. L’effetto IFRS 16 ed i debiti commerciali oltre i 12 mesi sono pari a € 7,4 milioni. La PFN, inclusiva di tali effetti, è pari ad € 42,2 milioni (€ 42,6 milioni al 30/09/2022 ed € 41,4 milioni al 31/12/2021).