MILANO (PMInews.it) – Clabo comunica che i primi nove mesi dell’esercizio in corso hanno registrato ricavi totali per € 37,8 milioni, in crescita del 42,1% rispetto a € 26,6 milioni dei primi nove mesi del 2020 e in sostanziale recupero rispetto ai risultati 2019 pre-Covid. Nonostante la pressione sui prezzi di acquisto delle materie prime, cresce significativamente l’Ebitda e la rispettiva marginalità anche nel confronto con i primi nove mesi del 2019.

Le vendite nette del terzo trimestre ammontano a 10,3 milioni di Euro, rispetto ai 8,4 milioni di Euro del terzo trimestre 2020 (+22,6%) ed ai 9,3 milioni di Euro del terzo trimestre 2019 (+10,9%). La marginalità sugli ordini raccolti nel terzo trimestre risulta in linea con quella dei mesi precedenti ed è pari al 37,2% medio.

Il Presidente e Amministratore Delegato di Clabo, Pierluigi Bocchini, ha dichiarato: “Il terzo trimestre è per il gruppo Clabo, storicamente, il peggiore dell’anno per ricavi e redditività. Abbiamo però chiuso il miglior terzo trimestre degli ultimi 3 esercizi. Prosegue il trend di forte recupero delle vendite a livello consolidato. Oltre all’ottimo andamento della società americana HMC, dal mese di aprile registriamo una netta inversione di tendenza anche nella società capogruppo rispetto al periodo di pandemia. Rimane complesso il fronte degli approvvigionamenti a causa della difficoltà a reperire materie prime e componenti sui mercati. Ciò ci costringe a mantenere un livello di scorte significativamente più elevato rispetto ai nostri standard. Nonostante la pressione sui prezzi di acquisto, la marginalità ad oggi non ha subito significative contrazioni. L’outlook sulle vendite è positivo e siamo confidenti che si possano raggiungere gli obiettivi 2021, a livello di ricavi totali, stimati tra i 45 ed i 47 milioni di Euro.”