MILANO (PMInews.it) – Il CdA di Clabo ha preso visione dei dati consolidati gestionali al 30 giugno 2024 e del Bilancio di Sostenibilità 2023.
Le Vendite Nette si attestano a Euro 30,5 milioni rispetto ai Euro 32,8 del 30 giugno 2023 (-7,2%). Il calo è interamente ascrivibile alle vendite della consociata americana Howard McCray che nel primo semestre ha registrato una flessione degli ordinativi da parte di alcuni rivenditori che hanno ridotto i loro inventari (de-stocking), fenomeno già riscontrato nell’evoluzione degli ordinativi del primo trimestre 2024 (comunicato del 14 maggio u.s). Il management di HMC prevede che tale andamento possa perdurare fino al terzo trimestre 2024 per poi riprendere su un ritmo di ordinativi simile a quello del 2023. Buona la performance registrata dalla Capogruppo (+4,2% YoY) sul mercato europeo grazie al buon successo commerciale dei nuovi prodotti presentati lo scorso mese di gennaio (Orion Plus). Particolarmente significativo l’incremento delle vendite della consociata asiatica che risultano quasi raddoppiate rispetto al 2022 ed in crescita del 35,1% YoY grazie al buon andamento dell’export overseas (America latina, US ed Europa).
L’analisi per area geografica conferma il Nord America come primo mercato per il Gruppo con Euro 13,2 milioni, pur in calo rispetto al primo semestre 2023. Tengono il mercato asiatico, in crescita del 13,4% rispetto al primo semestre 2023, ed il mercato europeo in linea con il fatturato del 1H23.
L’Ebitda Adj. risulta in significativo incremento a 6,1 milioni di Euro rispetto ai 5,1 milioni di Euro al 30 giugno 2023, grazie al miglioramento dei prezzi di acquisto delle materie prime e al miglior mix di vendite della controllata HMC, oltre che alla costante azione di contenimento dei costi di struttura perseguita su tutti gli stabilimenti del gruppo. Migliora pertanto la redditività con l’Ebitda Margin Adj. che si attesta al 18,5% rispetto ai 15,2% del 30 giugno 2023.
La marginalità media sugli ordinativi in portafoglio risulta in linea rispetto a quella dei primi sei mesi dell’esercizio in corso.
La PFN Adj., ovvero al netto degli effetti IFRS 16 ed ESMA 05/21, risulta pari a Euro 40,2 milioni rispetto a Euro 35,7 milioni del 30 giugno 2023. L’incremento è principalmente imputabile all’esborso che il gruppo ha sostenuto per il pagamento della partecipazione di minoranza in HMC detenuta da Diane Scott a marzo 2024 e quantificabile complessivamente in circa Euro 5 milioni. Nel corso del I semestre 2024 la Capogruppo ha inoltre regolarmente rispettato i piani di rientro delle passività contributive ed erariali oltre che aver diminuito di circa 21 giorni medi i tempi di pagamento a fornitori; la PFN Adj.² risulta incrementata di Euro 2,2 milioni rispetto ai Euro 38 milioni al 31 marzo 2024 mentre la PFN reported risulta pari a Euro 50,8 milioni, inclusi Euro 10,6 milioni di effetto IFRS 16 ed ESMA 05/21, rispetto ad Euro 47,6 milioni al 31 marzo 2024.
Gli Ordini Confermati nei primi sei mesi 2024 sono pari a Euro 32 milioni rispetto ai Euro 33,8 milioni dello stesso periodo dell’esercizio 2023 per i motivi già citati nel paragrafo relativo alle Vendite Nette.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre preso visione del Bilancio di Sostenibilità per l’anno 2023 redatto dalla Capogruppo, confermando l’impegno del management nei confronti della rendicontazione delle tematiche ESG, dando evidenza degli sforzi compiuti dalla società in termini di attenzione verso una Governance trasparente, il rispetto nei confronti dell’ambiente e dei cambiamenti climatici in corso, oltre che il senso di responsabilità che lega l’azienda alla comunità nella quale opera con impegno verso il sociale.
Il Bilancio di Sostenibilità è stato redatto rendicontando una selezione dei “GRI Sustainability Reporting Standards” pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI 2021), secondo l’opzione di rendicontazione “with Reference to”, e introduce inoltre elementi di raccordo con i nuovi European Sustainability Reporting Standards (ESRS) con l’obiettivo di iniziare a conformarsi in anticipo rispetto alle novità normative in ambito europeo.
La selezione degli indicatori di performance è stata effettuata sulla base dell’“analisi di materialità” indirizzata agli stakeholders interni ed esterni all’organizzazione, dalla quale è emersa una visione comune tra l’azienda e i propri stakeholders in merito a molte delle tematiche materiali individuate.
Tra i principali KPIs 2023 emerge il -8% di Emissioni Scope 1 e Scope 2, una riduzione del 9,08% dei consumi energetici complessivi, l’impiego per il 75% di materiali riciclati, l’attività di R&S con 4 nuovi prodotti progettati e riprogettati e il deposito di due brevetti, la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori con il miglioramento dei giorni senza infortuni (250 gg) e i 27,8 milioni di Euro di Valore Economico Condiviso.
Clabo ha inoltre investito nella realizzazione di prodotti a basso impatto ambientale e in progetti in grado di contribuire alla lotta al cambiamento climatico, ed è stata in grado di ridurre i propri scarti e sprechi legati al processo produttivo, così come i consumi energetici, grazie alla digitalizzazione e l’innovazione.
La realizzazione di collaborazioni con Scuole, Università ed altre realtà locali sottolineano, inoltre, il contributo allo sviluppo della comunità di riferimento.
Quanto alla Governance, la Società ha rafforzato il modello di gestione dei rischi ai sensi del D.Lgs 231/2001 per monitorare e mitigare le potenziali minacce, e ha rafforzato la compliance con l’introduzione di un sistema di whistleblowing conforme al D.Lgs 24/2023.
Sono inoltre stati definiti obiettivi per il 2024 relativamente all’ Environment (incremento dell’efficientamento energetico e gestione sostenibile delle risorse), al Social (sicurezza e salute sul lavoro, formazione e sviluppo, diversità e inclusione) e alla Governance (trasparenza e conformità, etica e integrità, coinvolgimento degli stakeholders).
Il Presidente esecutivo di Clabo S.p.A., Pierluigi Bocchini, ha dichiarato: “Il semestre appena concluso ha confermato l’enorme complessità delle sfide che il gruppo Clabo è chiamato ad affrontare. Il mercato statunitense, che negli ultimi due esercizi aveva registrato tassi di crescita da outperformer, ha progressivamente rallentato la sua corsa a causa di due fenomeni principali: la politica di de-stocking di molti distributori che a causa dell’alto costo del denaro stanno riducendo il livello delle scorte e la flessione degli investimenti in nuove aperture da parte di alcuni Key Accounts, sempre riconducibile alla maggior onerosità dei finanziamenti. Riteniamo che, per quanto riguarda il de-stocking, gli effetti si stiano ormai esaurendo e gli ordini torneranno ai livelli del 2023 già a partire dal quarto trimestre dell’anno in corso. Più difficile capire quando invece tornerà la propensione agli investimenti da parte degli operatori (grandi catene e negozi privati), con un regime di politica monetaria così restrittiva come quello attuale. Il mercato europeo, pur in presenza di fattori destabilizzanti per le decisioni di investimento quali la politica monetaria anche qui restrittiva oltre ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, ha registrato segni di maggior tenuta, probabilmente anche in conseguenza ai minori tassi di crescita conosciuti negli scorsi anni. La consociata cinese sta invece performando a livelli estremamente positivi grazie all’incremento delle quote export ed all’apertura di nuovi mercati, primi tra tutti alcuni paesi europei e in America latina. Nonostante il contesto appena descritto, sono orgoglioso di poter evidenziare valori di Ebitda mai registrati fino ad oggi. I sei milioni riportati in questa semestrale corrispondono all’Ebitda dell’intero 2022. Questo incredibile risultato è stato reso possibile dalla maniacale attenzione al contenimento dei costi generali e all’attenta politica di approvvigionamento dei materiali che ci ha consentito di migliorare in modo costante la nostra redditività. Siamo inoltre orgogliosi di aver rinnovato il nostro impegno nei confronti della rendicontazione ESG con il Bilancio di Sostenibilità 2023 dal quale si evincono gli ulteriori sforzi e risultati raggiunti sui KPIs non strettamente finanziari. Un grande ringraziamento va a tutti i collaboratori del Gruppo per l’impegno che profondono ogni giorno per far sì che i risultati di cui sopra possano essere raggiunti e migliorati, così come voglio ringraziare i nostri investitori di debito ed i nostri azionisti per la fiducia che continuano a dimostrare nei confronti della società e del management”.