MILANO (PMInews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di Clabo ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2023.
Pierluigi Bocchini, Presidente di Clabo, ha così commentato: “Il gruppo Clabo chiude il primo semestre 2023 con dati in significativo miglioramento sia sotto il profilo economico che patrimoniale. Prosegue la crescita delle vendite nette che sfiorano i 33 milioni di euro, in aumento del 20% sullo stesso periodo del 2022 e dato prossimo al totale delle vendite registrate nell’intero 2020. L’Ebitda margin, al netto delle poste non ricorrenti, è pari al 15,2% dei ricavi rispetto al 10,8% del primo semestre 2022. Il risultato è stato reso possibile dagli ingenti investimenti effettuati dal gruppo in nuovi impianti e macchinari negli stabilimenti in Italia e negli Stati Uniti che hanno consentito di migliorare l’efficienza nell’utilizzo sia della manodopera che dei materiali. La PFN normalizzata risulta in calo di 1,4 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2022, grazie al flusso di cassa operativo di 2,3 milioni di euro generato nei 6 mesi. Il contesto macroeconomico generale purtroppo non consente ancora di elaborare previsioni che vadano oltre l’orizzonte dell’esercizio in corso ma possiamo confermare che il 2023 vedrà il gruppo raggiungere un livello di vendite nette compreso tra i 60 ed i 62 milioni di euro, ed un Ebitda prossimo ai 10 milioni di euro”.
Le vendite nette sono pari a Euro 32,8 milioni, registrando una crescita del 20% rispetto a Euro 27,4 milioni del primo semestre 2022. I Ricavi Totali si attestano a Euro 33,6 milioni, con un aumento del 10% rispetto al 30 giugno 2022 (quest’ultimo pari a Euro 30,7 milioni). L’andamento positivo del primo semestre 2023 si riscontra in entrambi i segmenti, con il B.P.G. (bar-pasticceria-gelateria) che si attesta a Euro 16,4 milioni, superiore del 5,5% rispetto a Euro 15,5 milioni del 30 giugno 2022, e il Food retail che si attesta anch’esso a Euro 16,4 milioni evidenziando una significativa crescita del 39% rispetto a Euro 11,8 milioni del 30 giugno 2022.
Anche in termini di macroaree geografiche le Vendite Nette evidenziano un andamento positivo, ad eccezione della lieve contrazione dell’Italia con le vendite che si attestano a Euro 7,1 milioni (Euro 7,4 milioni nell’1H 2022). Crescono double digit le vendite delle altre macroaree con US, primo mercato in valore assoluto e per tasso di crescita, a Euro 16,4 milioni (+36,6% YoY), seguito da UE a Euro 5,9 milioni (+21,6% YoY) e Resto del mondo a Euro 3,4 milioni (+11% YoY).
Il Margine Operativo Lordo normalizzato (EBITDA normalizzato) si attesta a Euro 5,1 milioni ed evidenzia un incremento del 54,8% rispetto al primo semestre 2022 (Euro 3,3 milioni), mentre l’EBITDA reported è pari Euro 5,0 milioni, in crescita del 51,7% rispetto all’1H 2022. L’incremento della redditività lorda superiore proporzionalmente alla crescita dei ricavi, ha contribuito ad un rilevante miglioramento della redditività con EBITDA margin normalizzato al 15,2% ed EBITDA margin reported pari al 14,9%, superiori dunque di oltre 400 bps rispetto al dato del primo semestre 2022 (quest’ultimo pari al 10,8%). Tale incremento è dovuto in larga parte al sensibile miglioramento dei margini industriali come conseguenza degli ingenti investimenti effettuati nel corso degli ultimi anni in nuovi impianti e alla nuova organizzazione produttiva (lay out) degli stabilimenti italiani e statunitensi.
Il Risultato netto normalizzato (in considerazione degli oneri da ravvedimento pari a circa Euro 309 migliaia che la capogruppo ha sostenuto per accedere alle facilitazioni introdotte dalla L. Finanziaria 2023 (cd. “Pace Fiscale”) e delle sanzioni dovute al ritardato versamento di ritenute e contributi e ravveduti pari a circa Euro 104 migliaia), si attesta a Euro 579 migliaia, mentre il Risultato netto reported è pari a Euro 166 migliaia, entrambi in significativo incremento rispetto ad un risultato netto negativo per Euro 373 migliaia al 30 giugno 2022.
Il Capitale Circolante Netto Operativo è pari a Euro 18,4 milioni, in crescita di circa 3,3 milioni rispetto a Euro 15,2 milioni al 31 dicembre 2022. A fronte del fisiologico aumento dei crediti verso clienti dovuto all’incremento dei volumi di vendita e all’effetto di stagionalità, si riducono le rimanenze dopo il significativo aumento registrato nell’esercizio 2022 a causa dei problemi di approvvigionamento e del blocco delle linee di credito a seguito del provvedimento cautelare poi annullato dalla Corte di Cassazione nel mese di dicembre 2022.
I debiti commerciali scaduti oltre i 60 giorni e per i quali non sono stati concordati piani di pagamento sono pari a circa Euro 1,2 milioni; in relazione a tali poste non si evidenziano particolari criticità.
La Posizione Finanziaria Netta normalizzata (che esclude l’effetto IFRS 16 per Euro 4,9 milioni e gli altri debiti di natura non finanziaria con scadenza oltre i 12 mesi per Euro 3,3 milioni) è pari a Euro 35,6 milioni, in miglioramento rispetto alla PFN normalizzata di Euro 37 milioni al 30 giugno 2022. Al 31 dicembre 2022 la PFN normalizzata era pari ad Euro 34,9 milioni, anche per l’anno in corso è atteso un decremento al 31 dicembre per effetto della stagionalità delle vendite della capogruppo.
La PFN reported si attesta a Euro 43,9 milioni, in miglioramento rispetto a Euro 44,2 milioni al 30 giugno 2022. Al 31 dicembre 2022 la PFN reported risultava pari ad Euro 42,4 milioni.
Rispetto a quanto comunicato in data 21/07/23 in relazione ai KPI preconsuntivi gestionali, la PFN reported migliora attestandosi a Euro 43,9 milioni, anziché Euro 46,2 milioni indicati nel suddetto comunicato, per effetto del ricalcolo dell’IFRS16 in capo alla controllata Howard Mc Cray.
I debiti tributari risultano in calo per Euro 81 migliaia. Nel corso del 2023 Clabo S.p.A. ha provveduto a ravvedere parte dello scaduto. La situazione dei debiti erariali e contributivi viene descritta con maggior dettaglio nella nota integrativa allegata alla relazione semestrale consolidata.
Infine, il primo semestre 2023 evidenzia un flusso di cassa netto operativo positivo per oltre 2,3 milioni di Euro rispetto ad un assorbimento di cassa per circa 0,2 milioni di Euro al 30 giugno 2022.