Imprendiroma conferma la possibilità di usufruire dello Sconto in Fattura per tutte le commesse che rientrano nel backlog delle contrattualizzate 2022-2023, per un valore pari a 165,3 milioni di euro. Valori che, al 31 dicembre 2022, evidenziano un significativo incremento del valore delle commesse avviate che ammontano a Euro 121,5 milioni, distribuite su n. 63 progetti, rispetto a un valore di commesse già avviate al 30 settembre 2022 pari a Euro 93,1 milioni (su n. 47 progetti).

Gli ultimi interventi normativi in merito al Superbonus non incidono sulle attività di una realtà che, nel panorama nazionale, rappresenta una vera rarità: “abbiamo investito da subito sui temi dell’efficientamento energetico – spiega il CEO, Guerino Cilli -, in linea con quanto previsto dalla prossima Direttiva Europea che porterà i Governi a impegnarsi sensibilmente sulla riqualificazione degli edifici. Inoltre, siamo tra i pochi a poter offrire una soluzione chiavi in mano per la nostra clientela”.

Importante l’impegno sul fronte della sostenibilità: a fine 2022, le tonnellate di Co2 risparmiate grazie agli interventi realizzati e in corso di realizzazione (116.158 mq), sono pari a 2.358 ton su base annua (dati Edilclima monitorati secondo protocollo Enea), corrispondenti ad un equivalente di n. 157.216 alberi.

 

La società chiude il 2022 con un importante backlog commesse, quale l’impatto delle novità normative?

L’andamento delle commesse è in linea con le nostre previsioni, con un backlog commesse per il biennio 2022-2023 che procede secondo i ritmi stabiliti. Le ultime novità relative al Superbonus rappresentano solo l’ultimo intervento, in ordine temporale, di una storia altalenante che va avanti dal 2020. Sarà forse la diciottesima variazione normativa intervenuta su uno strumento nato tre anni fa. Siamo certi che ci sarà un’ulteriore evoluzione, come lasciato intendere dal Governo. È comprensibile, va fatto ordine in una vicenda che vede molti attori coinvolti, noi continuiamo a lavorare con grande serenità. Sul fronte normativo, tra l’altro, importanti novità arriveranno con la Direttiva europea che sarà emanata verso metà marzo. Impone ai Governi europei una visione della politica immobiliare completamente differente: entro il 2027 sarà necessario aver raggiunto i primi step di efficientamento energetico. È la conferma del fatto che lavoriamo su un trend di grande attualità e con una visione di lungo periodo.

 

Quali le prospettive di crescita del business di Imprendiroma?

Siamo consapevoli di essere tra i pochissimi operatori di questo mercato con una catena del valore completamente integrata, come raccontato spesso ai nostri investitori. Siamo un’azienda che offre una proposta completa, che spazia dalla parte commerciale alla progettazione, fino all’esecuzione. Garantiamo assistenza finanziaria e fiscale. Crediamo che questa sia la proposta vincente per il futuro. Stiamo lavorando su diverse progettualità, integrando nuovi materiali e tecnologie proprio per essere al passo con i tempi e le evoluzioni del mercato. Il nostro settore, purtroppo, nel resto d’Europa gode di una maggiore attenzione rispetto a quanto accade in Italia.

 

È possibile tracciare un primo bilancio post-quotazione?

L’ingresso sul mercato EGM offre un’opportunità di visibilità proprio nell’ambito del nostro mercato: volevamo essere la prima azienda quotata del settore, essere capofila anche sul mercato dei capitali. A distanza di circa dieci mesi, impegnativi dal punto di vista socio-politico, possiamo dire che si tratta di un’esperienza assolutamente positiva. Il titolo ha tenuto, nonostante lo scenario complesso. È cambiata l’interlocuzione sia col mondo bancario che col mondo della potenziale clientela, con un sensibile aumento dell’attenzione. Recentemente abbiamo avuto, da parte di Unicredit, un finanziamento da 10 milioni di euro, siamo consapevoli che senza la quotazione sarebbe stato più complesso accedere a questa linea di credito. Siamo molto contenti e soddisfatti di questa scelta e del percorso fatto.

 

Dal punto di vista invece della strategia di crescita della società, quali i pilastri su cui poggia?

La nostra proposta guarda, in particolare, alla clientela retail, all’edilizia residenziale. Al momento lavoriamo anche su altri fronti e ci rivolgiamo a nuovi interlocutori, come fondi di investimento, con la necessità di rinnovare il proprio patrimonio immobiliare. Un passaggio fondamentale che sicuramente darà ulteriore spinta al nostro business è anche l’implementazione della strategia di M&A: ci stiamo guardando intorno, potrebbero esserci novità già nel primo semestre 2023. Puntiamo a integrare nel nostro ecosistema nuove tessere del puzzle per completare l’offerta per la nostra clientela, penso ai servizi legati al fotovoltaico e all’impiantistica civile e industriale. Siamo presenti, geograficamente, soprattutto nel Centro Italia, lo sviluppo sul territorio nazionale è un fattore che prenderemo in considerazione quando la nostra offerta potrà essere adeguatamente apprezzata.

 

Nel futuro di Imprendiroma c’è anche una presenza internazionale?

Assolutamente sì. Oggi lavoriamo molto nelle regioni del Centro, abbiamo un numero di iniziative che completa il nostro book di ordini ma nel futuro puntiamo a crescere sul territorio nazionale e anche all’estero, in Europa.