A guardare in controluce il logo di Energica Motor Company, la prima casa costruttrice al mondo di moto elettriche a elevate prestazioni e costruttore unico della FIM Enel MotoE™ World Cup, tra il nero e il verde del logo è possibile intravedere decise pennellate rosa. L’azienda modenese, che – nel rispetto delle misure restrittive imposte dal Dpcm dell’8 marzo – ha ufficializzato la necessità di incrementare la turnazione per far fronte all’importante crescita del portafoglio ordini 2020, si caratterizza per l’anima green ma anche per essere una delle poche imprese quotate a guida femminile. Valori espressi dal primo Bilancio di Sostenibilità 2019, realizzato con il supporto di V-Finance. “L’AIM – commenta Livia Cevolini, amministratore delegato di Energica Motor Company – ha rappresentato la conditio sine qua non per avviare le nostre attività”.

Qual è il valore aggiunto del Bilancio di Sostenibilità per EMC?

Siamo molto soddisfatti di aver presentato questo documento, in tempi così rapidi. Il tema della sostenibilità è sempre stato prioritario per la nostra azienda, ma credevamo fosse prematuro elaborare un Bilancio. Il colloquio con gli investitori, poi, ci ha fatto capire che era arrivato il momento di lavorare in questa direzione e abbiamo deciso di mettere nero su bianco quello che facciamo quotidianamente. Il Bilancio di Sostenibilità, infatti, non fa altro che raccontare come lavoriamo, quali sono i valori a cui ci ispiriamo, come mettiamo in pratica i criteri ESG. Non solo attenzione all’ambiente, ma anche il ruolo di primo piano svolto dai temi della Governance e sociali.

Quali sono le misure messe in campo in questa direzione?

Da donna e genitore sono fortemente consapevole dell’importanza di dare il buon esempio per contribuire a cambiare il mondo. La nostra azienda è piccola, siamo ancora una startup, ma proviamo a favorire il bilanciamento tra lavoro e famiglia in modo virtuoso. Non è facile ma ce la stiamo facendo. Sono sempre pronta al confronto e all’ascolto delle esigenze dei nostri collaboratori, proviamo a definire tempi e modalità di lavoro insieme. All’interno della famiglia è ancora preponderante la figura della donna, non abbiamo ancora raggiunto la parità totale ma vediamo un buon cambiamento in corso. Questa consapevolezza ci ha portati a mettere in campo misure dirette al supporto genitoriale (a prescindere dal genere) e alla semplificazione del rapporto lavoro-casa avviando percorsi legati ad attività di smart working o part-time. In azienda c’è un numero importante di donne, anche se spesso le application sono ancora caratterizzate da una forte percentuale maschile. La componente femminile è importante, porta con sé una maggiore apertura, un approccio diverso con nuovi punti di vista.

Quanto conta per un’azienda come Energica l’attenzione alla sostenibilità ambientale?

La sostenibilità ambientale è il cuore del nostro prodotto ma è fondamentale intraprendere azioni atte ad essere sostenibili anche dal punto di vista sociale e della governance. Registriamo una attenzione crescente da parte del mercato, sono i consumatori a spronare le aziende a cambiare l’approccio verso questi temi, a essere sempre più sostenibili sotto ogni aspetto. Anche la finanza, oggi, svolge un ruolo importante in questa direzione. Noi abbiamo sempre dato la priorità alla sostenibilità ambientale, siamo nati proprio seguendo questo principio. Ben venga un cambio di passo da parte di tutti.

Quali le direttrici per la crescita di Energica Motor Company nei prossimi anni?

Continueremo a fare quello che abbiamo fatto fino a oggi, una strada che sta pagando. Siamo passati in pochi anni da 4 risorse umane a 60, da mezzo milione di fatturato di tre anni fa agli oltre 3 milioni del 2019, a oggi abbiamo superato le vendite dell’intero 2019. Ci proponiamo, quindi, di consolidare il lavoro svolto e rafforzare le leve della finanza.

Qual è l’esperienza di una startup su AIM Italia?

L’AIM è stata una condizione necessaria per la nascita di Energica Motor Company. I canali di credito tradizionali non hanno sostenuto il nostro progetto e senza le risorse dell’IPO non avremmo potuto avviare la produzione. Oggi, però, abbiamo bisogno di consolidare la crescita e di sostenerla con maggiori risorse.