Andrea De Micheli a.d. Luca Oddo Pres. (2)MILANO (AIMnews.it) – “Con il conferimento del ramo d’azienda di Blue Note in una società ad hoc abbiamo semplicemente riportato Casta Diva Group al suo ruolo di holding, che si era perso con la fusione inversa necessaria per la quotazione su AIM Italia”. Il CEO Andrea de Micheli (ADM) risponde alle domande di AIMnews insieme al presidente Luca Oddo (LO).

Quali sono i settori in cui operate?
ADM. Siamo una multinazionale della comunicazione, realizziamo branded content, video virali, contenuti digitali, film e seguiamo il business degli eventi aziendali e delle convention. Lavoriamo per i grandi brand e operiamo con 13 sedi in 4 continenti con i Casta Diva Pictures, Egg Events, Bin Jip, Adacto e infine Blue Note, per la creazione di contenuti artistici e live entertainment. Il nostro business storico è quello dei brandend content: si tratta di un settore che è stato rivoluzionato dalla tecnologia e dai social network. Non più una pubblicità inserita tra i film o l’attualità che lo spettatore si sorbisce passivamente, ma un nuovo modo di comunicare, in cui è lo stesso spettatore che diventa fruitore della comunicazione andando a cercare lo spot.

Un nuovo modo di comunicare, ma per spettatori diversi…
ADM. Esatto. Il target più interessante è quello dei Millennial, spettatori che vanno ricercati online. Il canale televisivo invece occupa ancora gli spazi per un pubblico più agée. E in questo siamo bravi. All’ultima edizione degli European Best Event Awards ci siamo aggiudicati il premio Best European Event Agency grazie a 4 primi premi e 1 secondo premio conquistati con i nostri spot (“Flights” e “One smile is enough to change our world”).

LO. La nostra sfida è quella di rimanere al passo con i tempi, o ancor meglio un passo avanti sui tempi, così da offrire ai nostri clienti un servizio in linea con le nuove forme di comunicazione. L’obiettivo è creare contenuti che l’audience abbia voglia di cercare e vedere. È la nuova frontiera della comunicazione che da una parte deve fronteggiare e dall’altra saper utilizzare l’enorme frammentazione dei media, sparsi tra siti, blog, social, ecc.

Come pensate di valorizzare il Blue Note?
ADM. Il Blue Note è un magnifico spazio che da solo contribuisce al 25% degli incassi Siae delle entrate Jazz in Italia. Nel 2015 ha avuto dei risultati negativi in quanto, diversamente al solito, è rimasto aperto nei mesi estivi di Expo ma ha subito la concorrenza dei biglietti serali di Expo proposti a 5 euro. Il locale, però, è il più importante per il jazz dell’Europa continentale, con 300 spettacoli l’anno, e contiamo di farlo crescere ancora di più, con eventi dedicati: un esempio è quello del festival JazzMi, che si terrà a Milano dal 4 al 15 novembre, con oltre 80 concerti in programma, di cui molti gratuiti e con i principali nomi del settore. Puntiamo quindi a spingere sia sul versante del locale Jazz sia su quello di location per eventi aziendali e convention.

E i risultati del primo semestre?
ADM. Il Blue Note ha conseguito buoni risultati semestrali, recuperando redditività e chiudendo in utile. Casta Diva Group ha registrato ricavi in linea con il budget e margini in crescita: questo ci permette di guardare con ottimismo all’esercizio 2016.

Che ci dice dell’aumento di capitale?
ADM. La delibera è stata quanto più ampia possibile in quanto abbiamo voluto dotarci di uno strumento utile per operazioni straordinarie, tenendoci però aperte le diverse possibilità di realizzazione, dalle azioni alle obbligazioni convertibili, all’aumento di capitale con esclusione del diritto d’opzione.

Come state sviluppando la divisione “Cinema & Tv”?
LO. Abbiamo avuto già un’esperienza nel settore qualche anno fa con Banca Intesa, per la quale abbiamo prodotto 9 cortometraggi in 3 anni, coinvolgendo registi famosi, giovani promesse, ma anche il web. Abbiamo realizzato alcuni “corti” con i quali siamo stati premiati e per i quali abbiamo ricevuto alcuni riconoscimenti.

ADM. In questo momento stiamo studiando dei format da proporre alle TV, ma stiamo anche valutando la possibilità di realizzare alcuni lungometraggi: abbiamo acquistato i diritti e siamo in fase di sviluppo (ovvero nel momento che precede la pre-produzione e la produzione). Attualmente non abbiamo previsioni sulle tempistiche: il progetto in fase più avanzata riguarda un lungometraggio d’autore di genere thriller.

Perché AIM Italia?
LO. L’IPO su AIM Italia ha portato la società ad avere un profilo diverso con clienti e fornitori. Lo status di quotata ci consente di incrementare la visibilità: i rapporti con le controparti sono più forti e abbiamo allargato gli orizzonti con possibili partner e altre aziende. Il passaggio al mercato principale deve essere l’obiettivo di una società che vuole crescere.