MILANO (AIMnews.it) – Cassa Depositi e Prestiti sostiene gli alberghi italiani con uno strumento che mobilita fino a 2 miliardi di euro, a valere sulle risorse di Cdp per un totale di 750 milioni di euro, e su ulteriori fondi di investitori terzi. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo contribuirà, attraverso un fondo istituito con il Decreto Rilancio, fino a 150 milioni di euro.

L’intervento è parte della strategia lanciata da Cdp per il turismo, che prevede: la valorizzazione degli asset immobiliari del comparto, con l’acquisto e l’ammodernamento delle strutture alberghiere, promuovendo la separazione tra proprietà immobiliare e gestione alberghiera, per garantire adeguati investimenti ed elevati standard qualitativi. “Al termine di questa emergenza il turismo ritornerà a crescere impetuosamente, come stava facendo fino a gennaio scorso – ha spiegato il Ministro per i Beni Culturali e il Turismo, Dario Franceschini – e noi dobbiamo farci trovare pronti. Per questo investire in cultura e turismo non è soltanto un dovere, ma è anche una straordinaria opportunità economica”.

Un settore particolarmente colpito dalla pandemia in corso, quello del turismo, che può vantare eccellenze come Fabilia Group, catena di Family Hotel & Resort specializzata nelle vacanze esclusive per famiglie con bambini, che al 31 agosto fa registrare un tasso di occupazione delle strutture dell’86% verso il 79% del 31 agosto 2019.

“Pensiamo che il Fondo lanciato da Cassa Depositi e Prestiti insieme al Ministero dei Beni culturali possa rappresentare una grande opportunità per il rilancio del turismo italiano, in un momento così delicato come quello attuale, grazie alla valorizzazione degli asset immobiliari con l’obiettivo di un ammodernamento delle strutture alberghiere. – ha spiegato Mattia Bastoni, CEO e Fondatore di Fabilia ad Aimnews.it – La ripresa del settore passa anche da queste iniziative volte a sostenere l’intero settore del turismo che può rappresentare un’occasione di investimento per gli investitori con impatti che ci auguriamo possano ripercuotersi sul PIL nazionale e in termini di ricaduta occupazionale”.