IPO Matica FintecAl debutto su AIM, Matica Fintec convince e chiude in crescita rispetto al prezzo di IPO con una capitalizzazione complessiva di circa 19 milioni di Euro. Tre le chiavi del successo dell’azienda italiana che ha saputo conquistare i mercati internazionali, tanto da contare oltre 200 Paesi serviti e più del 95% del fatturato realizzato all’estero: “qualità del prodotto, prezzi competitivi e capacità di gestire i tempi di consegna”, commenta Sandro Camilleri, Presidente di Matica Fintec. La pmi innovativa attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni altamente tecnologiche per l’emissione di card digitali destinate a Istituzioni Finanziarie e Governative, secondo i più elevati standard di sicurezza, è tra i protagonisti globali della rivoluzione che sta trasformando il mondo dei pagamenti in chiave cashless, ma tra le principali attività svolte c’è quella relativa ai sistemi di emissione per documenti di identità.

 

Per Matica Fintec suona la campanella di Piazza Affari. Perché la scelta della quotazione?

La quotazione rappresenta un traguardo importante, ma per noi è un nuovo punto di partenza. Operiamo in un contesto internazionale e la presenza a Piazza Affari rappresenta un plus importante. Nel 2018 Matica Fintec ha realizzato un valore della produzione pari a 14,0 milioni di euro, il nostro obiettivo è quello di incrementare in maniera importante questo dato.

 

Quali sono gli elementi che hanno favorito la crescita della società?

Tre i cardini della crescita: qualità del prodotto, prezzo competitivo e capacità di consegna. Sono gli elementi che, insieme alla capacità di valorizzare il brand made in Italy, ci permettono di essere tra i principali player di mercato. Operare in un mercato globale richiede la capacità di adeguarsi a standard diversi, la flessibilità è un aspetto discriminante per il successo. Talento e design italiano fanno il resto, ma si tratta di un mix che deve necessariamente essere composto da tutti questi elementi. Nessuno, da solo, è sufficiente.

 

L’estero è il principale mercato di riferimento. Quali i progetti per sostenere la crescita?

Oltre il 95% del nostro fatturato matura sui mercati esteri. Il mercato arabo è stato il primo ad aprirsi ai nostri prodotti, oggi pesa per il 30% delle entrate. Un altro 30% è rappresentato dal lavoro svolto nelle Americhe. L’area dove puntiamo a crescere di più è l’Asia, un mercato che per logiche di prezzo e questioni logistiche rappresenta la vera sfida per il futuro.

 

La crescita sarà sostenuta anche da operazioni straordinarie?

Il mercato sta vivendo una fase di consolidamento importante, alcuni competitor hanno effettuato acquisizioni. Anche nel nostro futuro potrebbero esserci operazioni di questa natura, non è affatto da escludere.

 

Quali sono i punti di forza di Matica Fintec?

Siamo forti soprattutto in alcune tecnologie. Siamo best in class per quanto riguarda il ricorso a tecnologie laser per i dati, da tutelare rispetto a tentativi di contraffazione. Anche l’integrazione di sistemi rappresenta uno dei nostri punti di forza.

 

Qual è il valore attribuito alle risorse umane?

Sono fondamentali, la parte tecnica è il cuore delle nostre attività. Siamo a Galliate, in provincia di Novara, tra il Politecnico di Milano e quello di Torino, beneficiamo di un bacino di giovani talenti davvero importante. Siamo alla continua ricerca di ingegneri e tecnici che abbiano voglia di confrontarsi con il mondo.