L’AIM Italia si conferma un mercato promettente. La crescita registrata da questo segmento di mercato ci porta a prevedere che nei prossimi mesi si caratterizzerà sempre più come punto di riferimento per le eccellenze produttive italiane. Ne è convinto Emanuele Bonabello, responsabile della Direzione Investimenti e Relazioni Istituzionali di Banca Finnat, che traccia anche un primo bilancio delle performance del primo fondo dedicato in modo esclusivo proprio al listino di Borsa Italiana per le imprese ad alto potenziale: AIM Sistema Italia PIR, costituito su iniziativa del Gruppo Banca Finnat, che ne ha promosso la costituzione nell’ambito del SIF Lussemburghese “New Millennium”.
Il 2018 è stato un anno importante per l’AIM Italia. Quali sono le previsioni di Banca Finnat per il nuovo anno?
Siamo molto ottimisti. Un atteggiamento che trova forza anche nella qualità di molte delle aziende quotate sul listino AIM Italia. Cresce il numero di investitori qualificati che si avvicinano al mercato, desiderosi di selezionare le aziende eccellenti. Il boom di IPO del 2018 ne è la migliore testimonianza, si tratta di realtà produttive interessate alla raccolta di risorse destinate a far crescere il proprio business.
Banca Finnat ha scommesso sull’AIM Italia con il primo fondo dedicato a questo mercato. È possibile tracciare un bilancio del primo anno di piena attività?
Banca Finnat è da sempre vicina alle piccole e medie imprese, non con finanziamenti diretti ma con la ricerca di investitori qualificati in linea con le specificità delle singole imprese nonché focalizzandosi e specializzandosi su servizi di supporto per le small CAP, in particolare per quelle quotate sull’AIM: Nomad, Research analyst e Specialist. Con il fondo, dedicato esclusivamente al mercato AIM, abbiamo scelto di mettere a frutto la nostra esperienza per creare una soluzione di investimento rivolta a investitori professionali che vogliono investire nell’economia reale ma che per ragioni diverse sinora non l’hanno ancora fatto ovvero, in particolare, a molti gestori di fondi PIR o istituzionali “puri” quali fondazioni e fondi pensione. I risultati conseguiti in termini di performance peraltro ci hanno dato soddisfazione, infatti dal lancio (01.12.2017) il fondo ha abbondantemente sovraperformato l’indice di mercato.
Quali sono le caratteristiche del fondo?
Il fondo, riservato a investitori professionali, per circa 2/3 è rappresentativo di tutto il listino AIM che – al netto delle SPAC – tendiamo a replicare (applicando solo due filtri di ammissione: capitalizzazione oltre i 15 milioni di euro e flottante superiore ai 2 milioni). In questa componente, peraltro, inseriamo sin da subito le matricole sottoscrivendone le IPO. Circa il 25% del portafoglio, poi, è costituito da una componente che noi definiamo “qualitativa”. Si tratta di 15/20 titoli con maggiori potenzialità che vengono sovrappesati dopo essere stati individuati attraverso una metodologia molto rigorosa ed oggettiva. Sono titoli ad alto potenziale, tra questi ci sono molti di quelli che hanno fatto registrare le migliori performance nel 2018: Notorious Pictures, Bio-On, Pharmanutra, Health Italia. Tra i criteri considerati per la selezione: il rapporto di indebitamento, l’Ebidta margin prospettico, i target price individuati dagli eventuali coverage, l’attenzione ai criteri ESG, i volumi degli scambi. Il comparto normalmente investe in azioni ma può detenere una parte dei propri asset in obbligazioni e warrant (sempre di emittenti AIM) ovvero in liquidità, in funzione delle esigenze di liquidabilità degli azionisti del comparto. Non sono consentite azioni non appartenenti all’AIM, salvo quelle da esso provenienti (comunque transitoriamente e per massimo il 12%).
Quale benchmark viene utilizzato?
Inizialmente abbiamo fatto riferimento al FTSE AIM ma ci siamo resi conto che il risultato era spesso falsato dalla presenza delle SPAC che hanno effetti diluitivi sull’indice. Dopo quasi un anno dal lancio del fondo pertanto, abbiamo realizzato un indice di riferimento dedicato: il Limeyard Finnat AIM Italia 100 ex SPAC, in collaborazione con il provider Limeyard e la Borsa di Vienna. Si tratta di un indice che rappresenta più compiutamente l’andamento delle PMI “produttive” quotate sul mercato AIM Italia, adottato nel benchmark del fondo dal 1 ottobre 2018.