MILANO (AIMnews.it) – Bomi Italia ha chiuso il 2017 con 117,9 milioni di valore della produzione (+17% sul 2016), un ebitda adjusted di 11,3 milioni (+29%) e un risultato netto di competenza di 2,1 milioni di euro (+347%), superiore del 58% rispetto alle previsioni del piano 2017–2019. La posizione finanziaria netta è negativa per 25,6 milioni, i mezzi propri consolidati si attestano a 8,8 milioni. “Nel 2017 il gruppo Bomi ha affrontato una importante sfida, tuttora in essere, finalizzata all’integrazione delle società di più recente acquisizione e costituzione, ottenendo significativi risultati in ambito di aumento della redditività – ha detto il presidente Giorgio Ruini – Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti ma riteniamo di poter ottenere ancora molto, continuando ad impegnarci in questa direzione, sia a livello commerciale che reddituale. Allo stesso tempo continuiamo a focalizzarci sulla inclusione nel perimetro di consolidamento di alcune eccellenze del settore, e in tal senso vanno interpretate le scelte più recenti di M&A, e su un’attenta politica di sviluppo commerciale, sfruttando le possibilità offerte dall’attività di cross selling”. Il CdA proporrà inoltre all’Assemblea un aumento di capitale per 5 milioni di euro (con emissione di massime 1,7 milioni di azioni) “da destinare al perseguimento degli obiettivi strategici e di crescita della società e del suo business” e già integralmente garantito da Bper e delega, per i prossimi cinque anni, per ulteriori aumenti in azioni e obbligazioni convertibili per massimi 12 milioni di euro. Infine chiederà di inserire nello statuto “con efficacia a far data dall’inizio delle negoziazioni delle azioni della società su di un mercato regolamentato italiano o dell’Unione Europea”, l’istituto della maggiorazione del diritto di voto e la disapplicazione della normativa sull’ “Opa da consolidamento” per i primi cinque anni.