Ilpra, pmi innovativa attiva nel settore del packaging con un’ampia gamma di macchine e soluzioni tecnologiche per il confezionamento di prodotti alimentari, cosmetici e medicali, cresce e consolida la sua presenza sul mercato grazie all’acquisizione di Macs. Una realtà produttiva complementare, che assume importanza strategica nel percorso di sviluppo di Ilpra. Macs, infatti, produce e vende macchine per il confezionamento, prevalentemente nel settore alimentare, farmaceutico ed home & personal care, con applicazioni nel packaging flessibile, in particolare per buste doypack e nel confezionamento del cioccolato. “Le aziende – spiega Maurizio Bertocco, amministratore delegato di Ilpra – sono fatte da persone. Questa acquisizione ci permette di entrare in un mercato che non coprivamo, quello relativo al packaging per liquidi, e allo stesso tempo di avvalerci di preziose, nuove competenze”.

Come si inserisce l’acquisizione di Macs nel percorso di crescita di Ilpra?

È strategica, ci permette di entrare in un nuovo settore. Si tratta di una realtà sinergica, con cui condividiamo parte della clientela ma che allo stesso tempo ci consente di avvalerci di nuove competenze e prodotti. Il doypack, in particolare, risulta una soluzione vincente: è comoda e riduce il quantitativo di materiale plastico necessario per il confezionamento, inoltre è adatto alle grandissime produzioni. Un prodotto adatto ai liquidi, dal mondo del beverage ai detersivi. Pur trattandosi di una realtà giovane, può contare sulle competenze di un amministratore che è un progettista di lungo corso, con enorme conoscenza del comparto, sarà una risorsa importante per il Gruppo.

Cosa cambia nella strategia di Ilpra dopo la pandemia?

Gli ultimi due anni hanno influenzato solo in parte la nostra crescita, a dare i loro frutti sono stati senza dubbio gli investimenti fatti. C’è una nuova attenzione verso il mondo del fresco confezionato, è indubbio, ma la pandemia ci ha anche penalizzati guardando alla possibilità di viaggiare o partecipare a fiere. Alla domanda in crescita, quindi, in molte occasioni è corrisposta l’impossibilità di finalizzare accordi. Per questo, posso affermare che la crescita è frutto di scelte strategiche precedenti e che è destinata a consolidarsi nei prossimi anni. Inoltre, sta cambiando la percezione relativa al materiale plastico, a lungo demonizzato. La plastica, utilizzata in modo corretto, è riciclabile e può essere riutilizzata.

Quali le iniziative sul fronte della sostenibilità?

Ha diversi aspetti, a partire da quella di prodotto a cui prestiamo grande attenzione. La sostenibilità aziendale, invece, si incarna nella scelta di ridurre il nostro impatto ambientale. Non abbiamo emissioni, siamo quasi totalmente autonomi dal punto di vista energetico, puntiamo a essere un’azienda a emissioni zero entro il 2024 compensando la poca CO2 prodotta con la piantumazione di alberi. Sul fronte sociale, infine, siamo certi che la comunità sia l’elemento a cui restituire il tanto avuto dalla azienda. Non possiamo prescindere da territorio, dipendenti e fornitori.

Che impatto avrà il conflitto in Ucraina sulle attività Ilpra?

L’essere autonomi dal punto di vista energetico ci mette al riparo dagli ulteriori rincari dell’energia che deriveranno. Allo stesso tempo, le scelte strategiche effettuate per la gestione del magazzino ci consentiranno, nei prossimi mesi, di continuare a produrre nonostante le difficoltà legate al reperimento di materie prime. Ci saranno rincari, problema destinato a impattare sull’intero mercato, una difficoltà da gestire. La produzione, in ogni modo non si fermerà anche grazie alla capacità che abbiamo avuto di industrializzare un prodotto artigianale.  Facciamo abiti su misura ma siamo riusciti a realizzare macchine in serie, da personalizzare all’occorrenza in funzione delle esigenze del singolo cliente.