I.M.D. International Medical Device consolida la sua presenza in Europa con l’acquisizione del 30% del capitale sociale di General Medica Italia LTD, società di diritto inglese con sede in Inghilterra e stabilimento di produzione a Novazzano, nel Canton Ticino. “Fin dalla sua costituzione, il gruppo IMD ha supportato GMI sia per i nuovi progetti che per le relative certificazioni. – spiega Aniello Aliberti, presidente e Ceo di IMD – Completata questa prima fase, oggi la GMI ltd è pronta a immettere sul mercato internazionale, attraverso la nostra rete commerciale di Intermedical, nuove apparecchiature che ci permetteranno di incrementare il portafoglio prodotti con sistemi di radiologia generale”.
IMD cresce in UK con l’acquisizione di GMI. Quali le opportunità?
Abbiamo raggiunto l’accordo per l’acquisizione del pacchetto azionario del 30%, con opzione di ulteriore acquisto del 21%, della General Medica Italia LTD, società di diritto inglese con sede in Inghilterra e stabilimento di produzione a Novazzano, nel Canton Ticino. Li supportiamo fin dal 2020, anno della costituzione, sia per i nuovi progetti che per le relative certificazioni. La società è pronta a immettere sul mercato internazionale attraverso la rete commerciale della Intermedical, controllata 100% da IMD, nuove apparecchiature che consentiranno al gruppo di incrementare il portafoglio prodotti con sistemi di radiologia generale. Prosegue quindi la nostra strategia di sviluppo con questa ulteriore operazione di acquisizione che ci consentirà di incrementare il portafoglio prodotti con un dispositivo altamente innovativo. Rafforzeremo la nostra proposizione sul mercato e la brand awareness. Cercheremo inoltre di sfruttare al meglio le sinergie di Gruppo, in particolare sul fronte commerciale.
Quale l’ambito di attività di GMI?
Nasce come start up innovativa per la progettazione e produzione di apparecchiature medicali per la diagnostica per immagini a raggi x. Recentemente è stata accreditata, dall’Ente Certificatore SGS ottenendo le certificazioni di prodotto CE-MDR. GMI ha generato nel 2023 un fatturato pari a circa GBP 1,2 milioni.
Come crescerà il portafoglio prodotti di IMD?
Tra i sistemi di maggiore interesse che entreranno a far parte della nostra offerta c’è LUCERNA UArm 3D, unico nel panorama della diagnostica radiologica, è già stata avviata la procedura di brevetto internazionale. Le performance del Lucerna sono state già sperimentate da esperti qualificati del settore. È un dispositivo diagnostico in grado di acquisire immagini fluoroscopiche multiple su varie angolazioni e successivamente ricostruite con un appropriato algoritmo in immagini volumetriche 3D. L’affidabilità e la validità del sistema sono state accertate anche da un recente studio scientifico pubblicato dal “THE SPINE JOURNAL“ dal quale è emerso che questa nuova tecnologia è di grande supporto per lo studio di alcune tra le più frequenti patologie, come la scoliosi idiopatica dell’adolescente (AIS), patologia muscoloscheletrica comune che colpisce principalmente bambini e adolescenti, caratterizzata da una deformità tridimensionale (3D) della colonna vertebrale. Attualmente, il sistema LUCERNA UArm 3D è sottoposto ad un protocollo di validazione clinica presso il centro HABILITA di Zingonia. La Direzione scientifica del progetto è affidata a Luigi Sammarchi, Responsabile U.O. Diagnostica per Immagini, che ha già commentato i risultati evidenziando come da una prima valutazione del sistema siano emerse le potenzialità applicative di questa nuova tecnologia. Il protocollo di validazione clinica che Habilita proporrà per l’utilizzo del sistema LUCERNA U arm 3D ha lo scopo di approfondire e confermare i primi dati già emersi in letteratura sullo studio delle Scoliosi Idiopatiche dell’Adolescente con lo scopo di fornire un mezzo per una valutazione dello status e dell’evoluzione della patologia che sia pratico e facilmente ripetibile, sfruttando la tecnologia 3D e gli algoritmi ricostruttivi.
Prossimi passi?
Analoga validazione è stata programmata presso il Dipartimento di Pediatria della ASTON UNIVERSITY di Birmingham, sotto la direzione del Professor Antonio Fratini e con la partecipazione del dipartimento di Biotecnologie dell’Università del Sannio in capo al Professor Mario Cesarelli. A partire dal prossimo mese, inoltre, procederemo alla installazione dei sistemi radiologici GMI sia in Italia che all’estero per ordini già acquisiti dal nostro ufficio vendite. Abbiamo la ragionevole certezza che da settembre 2024 alla fine del 2026 potremmo generare con questi nuovi prodotti un fatturato di circa 25 milioni di euro.