MILANO (AIMnews.it) – Il flottante medio delle quotate all’Aim Italia è pari al 22% del capitale, gli investitori Pir compliant ne detengono il 23%: lo rileva l’Osservatorio Aim Ir Top. A un anno dall’introduzione della normativa sui Pir dall’Osservatorio Aim spiega come si sia registrato un aumento del numero di investitori istituzionali su mid e small cap, un incremento della liquidità sui titoli e soprattutto l’ingresso nel capitale delle quotate sia di nuovi investitori strategici (fondi pensione, casse di previdenza e assicurazioni) e un maggiore interesse di quelli esteri. “In Italia, considerando che AIM rappresenta il 30% dell’universo investibile PIR, con 94 società quotate e una capitalizzazione di 5,7 miliardi di euro, abbiamo assistito nel 2017 ad un sensibile miglioramento dei parametri di qualità del mercato tracciati dall’incremento di liquidità, da un numero di investitori in crescita e da storie di impresa che già rappresentano casi di successo – ha detto Anna Lambiase, Ad di Ir Top Consulting – L’interesse delle case di investimento verso le PMI quotate è aumentato grazie alla revisione della normativa che ha reso il mercato AIM un’opportunità di investimento efficiente anche dal punto di vista fiscale. Ad un anno dall’introduzione della nuova normativa i Fondi PIR, tra cui Mediolanum, Arca, Azimut, Fidelity e Julius Bar, detengono oggi su AIM una quota pari al 23% del flottante, fatto molto positivo perché questi investitori seguono logiche di investimento riflettendo la natura stessa dei PIR, investono a medio-lungo termine con una finalità strategica e sono selezionatori, non si limitano a replicare l’indice ma cercano la qualità quando questa è riconoscibile”. Safe Bag, Imvest, Gambero Rosso, Clabo, Fope, Elettra Investimenti, Smre, Digital Magics, WM Capital e BIO-ON tra le migliori performance 2017.