Xenia Hôtellerie Solution Società Benefit punta a consolidare la posizione di riferimento nel mercato nazionale del turismo premium. Lo fa con un Piano Industriale ambizioso, a cui gli istituti di credito hanno dato piena fiducia. Xenia, nel primo semestre del 2025, ha infatti sottoscritto nuovi finanziamenti per 10 milioni di euro con primari Istituti di Credito a supporto della crescita. Il Piano 2025-2028, elaborato con la società di consulenza strategica Kearney, punta a più che raddoppiare il fatturato, superando i 120 milioni di euro entro il 2028, con l’obiettivo di arrivare a triplicare l’EBITDA margin raggiungendo un range del 10-12%. Prevede investimenti per 25 milioni di euro per i primi due anni.

“Questo piano – commenta Ercolino Ranieri, Amministratore Delegato di Xenia – è la naturale evoluzione del nostro progetto aziendale. Xenia intende proseguire nel proprio obiettivo di voler diventare una hospitality company tra le più rappresentative nell’offerta turistico-alberghiera nella provincia italiana e, in particolare, nel centro-nord dell’Italia. Il nuovo progetto aziendale rende evidente quanto l’implementazione prenda a riferimento una crescita che, prevalentemente, sarà alimentata per linee esterne. Dopo due anni di pandemia e due di forte ripresa, non solo siamo riusciti a restare saldi ma anche a crescere, grazie soprattutto a una gestione oculata e attenta dei fattori che hanno accompagnato il boom dei flussi turistici nel nostro Paese”.

Xenia ha recentemente sottoscritto una proposta vincolante di acquisto per i rami alberghieri e del tour operator incoming del Gruppo Italica Turismo, che – ad eccezione del ramo Bellamonte – è attualmente in Composizione Negoziata della Crisi. L’Operazione prevede l’acquisto dei rami d’azienda alberghieri 4 stelle degli Hotel: Bellamonte di Predazzo (TN); Garden Area di Roma; Sighientu di Quartu Sant’Elena (CA) e La Tonnara di Bonagia di Valderice (TP) e del tour operator incoming Italica DMC specializzata in destinazioni come il Lago di Garda, il Trentino Alto Adige, la Sardegna e la Sicilia.

Quali sono le principali direttrici strategiche per Xenia nei prossimi anni?

Il Piano Industriale 2025-2028 è un progetto che si pone un obiettivo importante e ambizioso: crescere nel settore dell’hospitality e dell’incoming, con particolare attenzione alla provincia italiana, soprattutto nel centro-nord. Puntiamo a raggiungere 25 strutture operative nel triennio. Abbiamo già tre acquisizioni all’attivo nei primi sei mesi del 2025 e siamo pienamente in linea con la nostra tabella di marcia. Gli investimenti previsti si attestano attorno ai 15 milioni di euro tra il 2025 e l’inizio del 2026 e per i quali abbiamo già gran parte della copertura.

Puntate in particolare sul Centro-Nord. Perché questa scelta geografica?

Tutta l’Italia ha un potenziale turistico importante. Tuttavia, per il mix di clientela a cui puntiamo – un pubblico premium, che include leisure, business ed eventi – il centro-nord offre una risposta più strutturata. Non ci rivolgiamo solo al turista classico da vacanza, ma anche a chi cerca esperienze culturali, enogastronomiche, artistiche, oltre al viaggio d’affari. Queste aree hanno infrastrutture migliori, attrattività continua e una maggiore capacità di intercettare una domanda destagionalizzata. In ogni caso, prevalentemente non significa esclusivamente.

Sta davvero cambiando il modo in cui si viaggia?

Sì, decisamente. Il covid ha accelerato molte tendenze. I viaggiatori, anche italiani, non tornano più ogni anno nello stesso posto. Fanno vacanze più brevi, ma più frequenti: city break, weekend esperienziali. È un trend ormai europeo. E aiuta la destagionalizzazione, perché non ci si limita più a viaggiare solo in estate o durante le festività. La montagna, ad esempio, non è più meta esclusiva invernale: oggi ha ottime stagioni anche in primavera e in estate. Il clima stesso sta influenzando le scelte. Ovviamente servono infrastrutture adeguate – trasporti, collegamenti – che rendano accessibili le destinazioni tutto l’anno.

Parlando delle vostre acquisizioni: quali caratteristiche devono avere le strutture per essere coerenti con il modello Xenia?

Il nostro brand alberghiero, Phi Hotels, si fonda su un modello ben preciso: strutture quattro stelle, di fascia medio-alta. Vogliamo offrire servizi premium accessibili, mantenendo un’identità chiara e coerente. L’obiettivo è consolidare la nostra presenza in questa fascia di mercato, con esperienze di qualità che non siano solo vacanza, ma anche business e cultura.

Una delle scommesse del turismo post-pandemico era capire se il business travel si sarebbe ripreso. Lei cosa ne pensa?

Durante il covid si era detto che il turismo d’affari sarebbe finito. In realtà, i dati raccontano un’altra storia: il business travel, anche a livello intercontinentale, è in salute. Gli eventi restano centrali in tantissimi settori e il live è diventato ancora più importante, basta pensare al mondo dello spettacolo. Se anche i numeri fossero leggermente inferiori al passato, cosa che non risulta, si compenserebbe con eventi più densi, coinvolgenti, ricchi di esperienze. È cambiata la forma, ma non la sostanza.