MILANO (PMInews.it) – Il Consiglio di Amministrazione di GREEN OLEO ha approvato alcuni KPI gestionali al 31 dicembre 2024, non sottoposti a revisione contabile.
Il Valore della Produzione del 2024 si attesta a 72,1 mln euro (37,5 mln euro al 30.06.2024), in incremento del 15% rispetto a 62,6 mln euro nel 2023, coerentemente con la strategia di incremento dei volumi perseguita nel corso dell’esercizio e finalizzata alla generazione di economie di scala.
L’incidenza dei costi delle materie prime del 2024 si attesta al 68,5% (67,7% al 30.06.2024); il miglioramento rispetto al 72,9% del 2023 è strettamente correlato all’introduzione a fine 2023 del nuovo sistema di forecast trimestrale per le vendite tale da consentire una copertura puntuale dei fabbisogni di materie prime necessarie per l’intero trimestre e minimizzare il rischio di prezzo.
Relativamente al prezzo delle materie prime utilizzate dalla Società, si segnala che nel quarto trimestre dell’esercizio 2024 si è registrato un incremento correlato principalmente a due fattori: da un lato, l’utilizzo di materie prime naturali impiegate anche nei settori della produzione di biofuels per il trasporto aereo e marittimo. I regolamenti EU prevedono l’impiego di una crescente percentuale di carburanti sostenibili per aviazione e trasporto marittimo a decorrere dal 2025. Se da un lato la competizione dei biofuels che sta generando uno shortage di alcune materie prime (i.e. Olio di Pino, Sego categoria I e II), con una conseguente pressione sui prezzi di acquisto al tempo stesso dall’altro lato, tale contesto sta portando ad una crescente domanda per alcuni prodotti GREEN OLEO basati su feedstock alternativi a quelli impiegati per la produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuels) e SMF (Sustainable Marine Fuels). Al riguardo, si ricorda il lancio nel 2023 di acidi grassi prodotti a partire da oli acidi procurati da una filiera corta che costituiscono un’alternativa competitiva, dal punto di vista tecnico e commerciale, ai Tall Oil Fatty Acids (TOFA) utilizzati su larga scala nell’industria dei biocarburanti; dall’altro, l’incertezza legata alla effettiva entrata in vigore, inizialmente prevista per il 30 dicembre 2024, dell’EUDR (EUropean Deforestation-free products Regulation, il quale impone una mappatura della filiera dell’olio di palma e di altri prodotti ad alto rischio deforestazione), incertezza iniziata a ottobre 2024 e legata alla richiesta di rinvio approvata poi nel mese di dicembre. Ciò ha comportato tensioni ulteriori sul prezzo dell’olio di palma e di materie prime succedanee.