Con Marvin, Riba Mundo Tecnologìa sta trasformando il mercato del trading B2B di prodotti tecnologici. Un modello che sta facendo scuola e che permette alla società spagnola di conquistare sempre più clienti, anche grazie all’ampliamento delle categorie merceologiche e a una politica commerciale che punta a superare i distributori. “Il nostro obiettivo – spiega Marco Dazi, amministratore delegato Riba Mundo Tecnologìa – è quello di crescere in Europa, diventando un punto di riferimento. Puntiamo ad aumentare il peso delle vendite in Spagna e Italia, i due principali Paesi di riferimento, anche attraverso politiche commerciali su misura”.
Quali le caratteristiche che guidano il business?
Il nostro business consiste nel trading di prodotti elettronici, con focus su quelli che hanno maggior appeal sul mercato. Non abbiamo vincoli con brand particolari, stiamo ampliando le categorie merceologiche presenti sulla piattaforma che registra un vero e proprio via vai quotidiano di acquisti e vendite di prodotti con prezzi che scendono a saldo durante il giorno, quasi un “mercato azionario” che si basa su prodotti tecnologici. Abbiamo un modello diverso da quello dei competitor, che sta facendo scuola. Alcuni di loro, infatti, iniziano ad aprirsi ai mercati esteri e a svincolarsi da contratti ferrei siglati con alcuni brand, noi siamo stati i primi a farlo e giorno dopo giorno conquistiamo nuove quote di mercato.
Risultati in crescita per la società…
L’anno scorso abbiamo chiuso il fatturato a 434 milioni con un incremento del 32% rispetto al precedente e i dati nel primo trimestre 2024 registrano una crescita del 34% rispetto allo stesso periodo del 2023. Crescono ordini e numero di pezzi venduti: rispettivamente del +77% e del +88 per cento. Il nostro obiettivo è di essere un punto di riferimento europeo, aumentando la marginalità e il livello di efficienza nei confronti della clientela. Possiamo farlo puntando alla vendita diretta verso i punti vendita, superando i distributori delle varie country.
Qual è la vostra clientela tipo?
I nostri clienti IT si caratterizzano per essere tecnologicamente avanzati, cerchiamo di creare un modello su misura per le loro esigenze, offrendo loro anche la possibilità di visionare in tempo reale il nostro magazzino e valutare l’andamento del prezzo nel corso della giornata. Questo consente loro di cogliere le migliori opportunità. Abbiamo clienti importanti in tutta Europa che effettuano ordini in modo automatico e costante, possiamo vantare un volume mensile di ordini vicino al milione per le diverse aree web.
I mercati di riferimento per le vostre attività?
Stiamo investendo per crescere di più sul mercato spagnolo, che oggi pesa meno del 20% sul totale del nostro fatturato. Abbiamo assunto un nuovo manager proprio per la gestione delle relazioni con i distributori spagnoli. Stiamo adeguando le politiche di rapporto e le bolle commerciali alle esigenze di questo mercato. Puntiamo a crescere di più anche in Italia, grazie al supporto di ePrice, una nostra partecipata. Siamo un’azienda globale, vendiamo in 47 paesi diversi, ma abbiamo deciso di focalizzarci maggiormente su due Paesi, Italia e Spagna, dove applicare specifiche politiche commerciali.
La scelta di ampliare le categorie merceologiche che risultati sta dando?
Fino a un anno e mezzo fa, vendevamo prevalentemente smartphone e tablet per più del 90% del fatturato. Abbiamo ampliato le categorie merceologiche: gaming e tv, fotografie, piccoli elettrodomestici, aspirapolveri. Questa novità, nei primi tre mesi dell’anno, ha raggiunto un peso del 20% sul fatturato complessivo e sta restituendo anche una marginalità leggermente migliore, anche parlando di una gestione più complessa. Siamo un’azienda guidata quasi totalmente da Marvin, il nostro software in continua evoluzione. Abbiamo circa dieci ingegneri IT che lavorano costantemente sul software e altri dieci che ne seguono l’evoluzione, proprio per garantire la massima efficienza nelle diverse aree di sviluppo.
Come considera l’esperienza di quotazione, oggi?
Il percorso di IPO, da azienda straniera, è stato complesso e anche dispendioso, perché non abbiamo potuto beneficiare del bonus IPO previsto dalla normativa italiana. Abbiamo lavorato con un duplice team su ogni aspetto, in tre lingue diverse; italiano, spagnolo, inglese. A fronte di ciò, però, è importante dire che dal giorno successivo alla quotazione siamo stati percepiti come un’azienda di riferimento del settore, è stato riconosciuto il nostro modello di business e molti marchi importanti hanno iniziato a rivolgersi a noi per crescere sui mercati esteri. Bisogna lavorare sul tema della liquidità, una nota dolente che caratterizza il mercato EGM.
Quali i pilastri della strategia di crescita della società?
La nostra strategia punta sull’ampliamento delle categorie commerciali e sull’adeguamento tecnologico del nostro software. Vogliamo crescere, come anticipato, sul mercato spagnolo, anche con un team dedicato e attraverso il potenziamento delle relazioni con i distributori. Inoltre, stiamo dialogando con diversi brand che possono essere considerati emergenti sui nostri mercati di riferimento.