MILANO (PMInews.it) – Industrie Chimiche Forestali nell’ottica di proseguire e rafforzare il proprio impegno per un futuro sostenibile alle prossime generazioni e con la consapevolezza dell’importanza di contribuire alle iniziative volte alla riduzione globale delle emissioni di CO2, ha redatto il proprio “Manifesto di Sostenibilità” in collaborazione con ACBC, BCorp e Circular Science Company italiana, leader nella progettazione e nella produzione prodotti responsabili.

“Manifesto di Sostenibilità” rappresenta un impegno formale, che si sviluppa principalmente su 5 aree tematiche: Ampio impiego di materiali certificati; Intensa attività di R&D rivolta allo sviluppo di materiali e prodotti innovativi; Rafforzamento di standard qualitativi e di impatto ambientali; Gestione responsabile dell’energia; Redazione del Bilancio di Sostenibilità.

Redatto a “quattro mani”, quelle di ICF e di ACBC, il documento rappresenta l’impegno etico e la missione dell’azienda nel perseguire pratiche commerciali responsabili e nel contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra. Questo documento, unico nel suo genere, non solo definisce la posizione dell’azienda in tema di sostenibilità ambientale, ma incarna anche la direzione strategica per l’intera organizzazione oltre a sviluppare interventi di riduzione delle emissioni che richiedono una valutazione completa di tutte le operazioni che avvengono nell’azienda e di tutte le relative emissioni di gas serra.

“In ICF riconosciamo da sempre il valore della responsabilità nei confronti dell’ambiente e della società e per tale motivo ci impegniamo a contribuire alla lotta globale contro il cambiamento climatico adottando tutte le misure  necessarie  per  ridurre  l’impatto  ambientale  dei  nostri  prodotti  e  dei  metodi  di  produzione”,  ha commentato  Guido  Cami,  Presidente  e  CEO  di  ICF.  “Grazie  al  supporto  di  ACBC  abbiamo  adottato  il Manifesto della Sostenibilità per rappresentare in modo trasparente le strategie e gli obiettivi che ci impegniamo ad adottare sul fronte della Sostenibilità, intesa quale elemento fondamentale per la nostra organizzazione.”

“Siamo davvero felici di presentare questo nuovo progetto, realizzato a quattro mani con ICF SpA”, spiega Gio Giacobbe, CEO di ACBC. “Il nostro obiettivo è quello di supportare le aziende che vogliono realizzare prodotti responsabili e diventare protagonisti dell’importante e necessaria trasformazione green. Oggi e nel futuro”.

Nel“Manifesto di Sostenibilità”  ICF ha dichiarato i propri obiettivi a breve e lungo termine con l’ambizione di ridurre il proprio impatto ambientale in linea con l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico.

In particolare:

Obiettivi a breve termine (2023-2025)

  1. Aumentare la quota di tessuti impregnati e coestrusi contenenti materiali riciclati, materiali di origine biologica e biodegradabili del 20% entro il 2025;
  2. Ridurre la quantità di scarti di solventi di processo attraverso un recupero interno sistema, del 20% per il 2023, del 50% per il 2024 e del 75% entro il 2025;
  3. Ammodernare entro il 2025 l’impianto di trattamento delle acque reflue acquose per una riduzione dei fanghi;
  4. Aumentare la trasparenza del prodotto eseguendo studi LCA su tutti i prodotti a base acqua adesivi entro il 2025 e l’implementazione del Environmental Product Declaration (EPD) per tutti i tessuti entro la fine del 2023;
  5. Sviluppare una linea di adesivi base acqua a bassissimo VOC specifici per il settore automotive (laminazione e floccaggio) entro il 2025.

 

Obiettivi a lungo termine (2023-2030)

  1. Garantire che almeno il 50% delle aziende calzaturiere europee che lavorano con ICF utilizzino adesivi a base acqua entro il 2030;
  2. Garantire che il 60% della produzione di adesivi ICF abbia un basso impatto ambientale presentando caratteristiche prive di solventi o a base d’acqua entro 2030;
  3. Garantire che tutti i tessuti dell’azienda prodotti in Europa abbiano un contenuto di almeno il 50% di materiali riciclati, di origine biologica o biodegradabili entro il 2030;
  4. Valutare e identificare possibili materie prime biobased da introdurre nelle formulazioni adesive per imballaggi automobilistici e flessibili entro il 2030.