Non si arresta il processo di internazionalizzazione di Matica Fintec, la PMI Innovativa attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni altamente tecnologiche per l’emissione di card digitali destinate a Istituzioni Finanziarie e Governative secondo i più elevati standard di sicurezza.

Dopo le gare vinte in Cina e Polonia, la società chiude un importante contratto di fornitura di una S7000 in Croazia, del valore di 520 mila Euro, per la personalizzazione di diverse tipologie di smart card per il servizio al cittadino. Matica Fintec ha partecipato direttamente al bando senza intermediari o partner e si è aggiudicata il tender al quale erano presenti i più importanti player a livello mondiale, superando la competizione sia a livello di prezzo che di valutazione tecnico qualitativa. Il cliente è AKD, Agencika Za Komercijalnu Djelatnost, agenzia governativa di Zagabria per l’emissione centralizzata e la personalizzazione di diverse tipologie di card.

“Si tratta di un contratto importante – commenta Sandro Camilleri, amministratore delegato di Matica Fintec – che interessa l’ambito della secure ID, su cui puntiamo e che rappresenterà uno dei megatrend dei prossimi anni”.

Matica Fintec si estende in Croazia. Qual’è il valore del bando?

Si tratta di un bando importante, che consolida la nostra presenza nel mercato della secure ID. Inoltre, apre a diversi servizi della Pubblica Amministrazione. Senza contare il valore economico, che in un contesto come quello attuale, assume ulteriore rilievo. Questo bando, quindi, ci accredita ulteriormente in ambito governativo e testimonia la qualità della nostra tecnologia. È un settore su cui puntiamo, siamo certi si tratti di uno dei megatrend dei prossimi anni. Il mondo punta sempre più sui documenti di identità che integrano altri servizi e i Paesi che stanno lavorando in questa direzione sono sempre più numerosi.

Quali sono le aree geografiche a cui guardate con maggior interesse? L’Italia a che punto è?

Alcuni Paesi del Nord Europa e dell’Asia hanno circa 4-5 anni di vantaggio rispetto all’Italia, dove scontiamo scarsi investimenti in innovazione. Sono queste le aree geografiche che oggi trainano il nostro settore di riferimento.  America, Asia e Nord Europa sono i territori che hanno favorito la crescita di realtà imprenditoriali innovative, qui hanno trovato terreno fertile.

Dal punto di vista dei pagamenti digitali cosa è cambiato con la pandemia?

Il mondo, Covid o non Covid, sta cambiando. Il mondo dei pagamenti sta correndo verso il digitale, trainato dagli asiatici. La pandemia ha messo il turbo a una trasformazione che era già in atto. Il ricorso al contante è destinato a diminuire sempre più, anche in Italia dove, per ragioni culturali, c’è una maggiore reticenza ad adottare nuovi strumenti di pagamenti rispetto ai Paesi anglosassoni.

Identità digitale: quali le prospettive di crescita?

Tra marzo e ottobre abbiamo partecipato a circa 6 bandi di gara internazionali dedicati a questo tema. È un trend in crescita, i nostri documenti sono destinati a diventare sempre più sofisticati e sicuri. Ancora una volta, le aree geografiche più promettenti si confermano quelle del Middle East, Asia e Africa, seguite a ruota da Nord Europa e Nord America.

Quanto contano le attività di R&D?

Investimento tra il 5 e il 7% del fatturato in questa direzione. Puntiamo sulla sicurezza: biometria, laser, gestione delle immagini e delle informazioni sono alcune delle nostre priorità.