Sanna in piedi HD-minSCM SIM ha coordinato in qualità di arranger l’acquisizione fuori mercato da parte di Emera dell’8,017% di Eurotech, società multinazionale quotata nel segmento STAR di Borsa Italiana e specializzata nella progettazione e realizzazione di schede e moduli embedded, edge computer, HPEC e soluzioni per l’internet of things. Con il ruolo rivestito dalla SIM guidata da Antonello Sanna in questa particolare operazione, SCM si conferma un attore attento alla valorizzazione delle eccellenze produttive italiane. In un contesto di mercato complesso, che vede startup e imprese alle prese con la difficile ricerca di capitali, SCM SIM si pone come anello di congiunzione tra progetti di business innovativi e promettenti e investitori mirati.

Perché SCM SIM ha scelto di puntare sull’operazione che ha visto protagoniste Emera ed Eurotech?

Siamo stati i promotori di questa acquisizione. Eurotech è una brillante e innovativa realtà produttiva italiana, con una scarsa visibilità. Ne abbiamo intuito le potenzialità e abbiamo scelto di coinvolgere alcuni investitori sensibili ai temi della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica. Da qui l’operazione che segna l’ingresso nel capitale sociale di Eurotech di Emera, attraverso un club deal che ha coinvolto imprenditori del calibro della famiglia Fumagalli e i gruppi Bluenergy e Mitica.

Che valore ha per SCM SIM questa acquisizione?

Siamo riusciti a creare valore su un’azienda spesso sottovalutata. Abbiamo coinvolto nel club deal interlocutori protagonisti di un mercato pronto a recepire la digitalizzazione. Valorizzando al massimo le potenzialità dell’azienda protagonista di questa operazione si entra in un sistema win-win, facendo sì che tutti gli attori coinvolti possano beneficiarne. Stiamo contribuendo a trasformare il modo di pensare e guardare agli investimenti.

Con i club deal, SCM SIM favorisce lo sviluppo di realtà imprenditoriali di valore. Come giudica il mercato italiano delle startup e delle pmi?

È un mercato ricco di aziende eccellenti, che fanno fatica a farsi conoscere. Questo è dovuto a due fattori. Il primo è culturale, siamo abituati a modelli di impresa familiari, chiusi. Il secondo, invece, è legato alle difficoltà del fare impresa in Italia. Gli imprenditori sono chiamati a sviluppare il proprio business e contemporaneamente a combattere contro tantissimi adempimenti burocratici. Alleggerire questi aspetti è importante per consentire a molte aziende di emergere.

Quali sono i caratteri comuni delle nuove realtà produttive del made in Italy 4.0?

Viviamo in un laboratorio d’arte a cielo aperto, siamo abituati a riconoscere e ricercare il bello. Questo porta le nostre imprese a concentrarsi sulla qualità delle loro produzioni, garantendone funzionalità e lasciandosi trasportare dall’amore per le cose fatte bene. Allo stesso tempo, però, spesso siamo carenti nella capacità di valorizzare queste produzioni.

Dopo il successo di Dronus, SCM SIM ha promosso due nuovi club deal. Che risposta c’è stata da parte degli investitori?

Molto positiva, stiamo pensando di realizzare un vero e proprio circoli di investitori chiamati a valutare le singole operazioni da promuovere. I due nuovi club deal hanno visto protagonisti Sailsquare e Zakeke, due realtà innovative che hanno riscontrato l’attenzione degli investitori. Si tratta di uno strumento finanziario che funziona, si pone come facilitatore tra progetti imprenditoriali validi e investitori privati. Spesso, infatti, gli imprenditori si imbattono nelle difficoltà di accesso al credito legate all’impossibilità da parte delle banche di erogarlo a fronte della mancanza di utili. Con i club deal si analizza il progetto e, allo stesso tempo, si propone all’investitore un modello attivo di partecipazione al proprio investimento.