pietro_peligraLa scommessa di Portobello, società specializzata nella fornitura di prodotti di qualità a prezzi accessibili e nella distribuzione di servizi media anche attraverso attività di barter, passa per Piazza Affari. Il debutto su AIM Italia nel 2018, a soli 18 mesi dalla sua costituzione, rende la società romana la quotata più giovane della storia del listino dedicato alle pmi ad alto potenziale. Giovane e con progetti ambiziosi, sostenuti dai risultati ottenuti nel 2018: anno che si caratterizza per un tasso di crescita molto elevato (+115% sul fatturato, +534% sull’EBITDA, +424% sul risultato netto) e margini rilevanti (EBITDA margin al 15,8% e Utile Netto a 8,4 per cento). Per accelerare il percorso di crescita Portobello coglie tutte le occasioni di finanziamento più in linea con il proprio modello di business, prima la quotazione e, di recente, un’importante operazione di direct lending, da 2 milioni di euro, con Hedge Invest SGR, attraverso il fondi di private debt HI CrescItalia PMI Fund. “Una strada che abbiamo scelto di percorrere – spiega Pietro Peligra, amministratore di Portobello – per sostenere lo sviluppo del nostro progetto, articolato in diverse leve di crescita: dall’apertura di punti vendita al lancio di nuove riviste proprietarie”.

Il 2018 è stato un anno ricco di soddisfazioni ma siete già al lavoro per raggiungere nuovi obiettivi. Come nasce e a cosa è finalizzata la recente operazione di direct lending conclusa con HI CrescItalia PMI Fund?

Portobello è un’azienda giovane, nata due anni fa e già quotata in Borsa. Le risorse dell’IPO sono state fondamentali per accelerare la fase di crescita ma è necessario integrarle con il ricorso ad altri strumenti finanziari per sostenere lo sviluppo di un’attività legata al mondo del retail. Le risorse dell’operazione recente saranno fondamentali per l’apertura di nuovi punti vendita e anche per portare aventi i progetti in ambito media.

Quali i territori di riferimento per la crescita?

Concentrare le proprie risorse e la propria attenzione su progetti chiari e definiti è fondamentale per ottenere risultati migliori. Per questa ragione abbiamo scelto di accentrare le aperture tra Lazio e Lombardia. Vogliamo essere presenti anche sul resto del territorio nazionale ma lo faremo attraverso lo sviluppo della rete franchising, a partire dalla seconda metà del 2019.

Portobello opera anche nel mercato media. Quali i progetti futuri in questo ambito?

Si tratta di un mercato molto attraente. La congiuntura economica è complessa ma per noi, che operiamo con modalità diverse da quelle tradizionali, attraverso il modello del cambio merci, è un’opportunità ulteriore. Stiamo lavorando al lancio di alcune riviste proprietarie, circa 5 o 6, ma non escludiamo di portare avanti anche delle acquisizioni in questo ambito.

Tra le linee strategiche per la crescita anche il rafforzamento del management. Come opererete in questo ambito?

La quotazione è stata una palestra importante che ci ha aiutati a crescere e a fare i conti con un’organizzazione aziendale più articolata e complessa. Per questa ragione nei prossimi mesi rafforzeremo il settore finanziario-amministrativo, la rete commerciale e il retail. Vogliamo dotarci di una struttura in linea con le esigenze di una società in espansione.