PaoloVirenti_PitecoIl Gruppo Piteco prosegue la crescita per linee esterne con un’acquisizione importante, quella che vede protagonista Myrios. Una collaborazione di lungo corso che vede nell’acquisizione del 56% della società la strada per il rafforzamento competitivo del Gruppo. Nata nel 2010, Myrios vanta un valore della produzione, nel 2017, pari a 2,8 milioni di euro, +27% sul 2016, con EBITDA di 1,5 milioni di euro (+58% rispetto a 1,0 milioni di euro nel 2016) e un utile netto di 1,1 milioni di euro (+68% su 2016). “L’obiettivo – spiega Paolo Virenti, amministratore delegato di Piteco – è quello di crescere insieme e diventare, sempre più, un punto di riferimento strategico per il mondo corporate. Myrios FM, software che consente sia alle società industriali che alle banche di gestire al meglio le aree Finanza e Risk Management, arricchisce la nostra offerta, aprendo nuove opportunità di sviluppo”.

L’acquisizione di Myrios come si inserisce nella vostra strategia di crescita? 

Dal 2015, con l’approvazione del progetto di quotazione all’Aim, abbiamo sempre indicato la crescita per acquisizioni sul mercato italiano come una priorità. Myrios offre servizi e prodotti, come Myrios FM, che si integrano perfettamente con i nostri e che completano e arricchiscono la nostra proposta al mercato corporate.

Quale obiettivo vi proponete di raggiungere con l’acquisizione?

Lo scopo condiviso è quello di crescere insieme, diventando presto un punto di riferimento unico per il mercato di corporate. L’acquisizione ci permette di offrire una gamma di servizi più ampia, integrando le soluzioni MYRIOS alle nostre, con l’obiettivo di aumentare il nostro portfolio clienti. Myrios, con il nostro supporto e con il supporto delle altre società del gruppo potrà focalizzare la propria attenzione al mercato bancario con le proprie soluzioni altamente specializzate.

Il progetto di sviluppo guarda anche all’estero?

Guarda agli Stati Uniti, in particolare. Sia attraverso la possibilità di offrire al mercato delle banche il software Myrios sia attraverso il lavoro svolto dalla nostra controllata statunitense Juniper Payments. In questa area, poi, la nostra presenza si rafforza con la partecipazione al gruppo Deda. Siamo certi che, grazie alle nostre soluzioni innovative per la gestione dei rischi finanziari, che si rafforzano proprio con Myrios FM, il mercato statunitense sarà molto ricettivo.

Ci sono altri Paesi a cui guardate con interesse?

Sicuramente focalizzati sugli Stati Uniti tuttavia attenti a cogliere le opportunità che possono venire dalle relazioni del gruppo in altri Paesi.

Quali sono le partnership in corso?

Sempre nell’ottica di ampliare i servizi offerti alla clientela, abbiamo attivato alcune collaborazioni con società italiane e estere attive nel mondo dei pagamenti BtB,  per fornire, integrando le nostre soluzioni con quelle dei partner prescelti, soluzioni innovative di pagamento nell’ottica di consentire alle Corporate nostre clienti riduzioni di costi operativi, sicurezza e automatizzazione di processo.

Il fintech è un’opportunità o un rischio?

È una grande opportunità da cavalcare. Le innovazioni vanno colte in anticipo per capire al meglio come cambierà il mondo della finanza nei prossimi anni. Noi stiamo lavorando in questa direzione.